Laureati 2024, le lauree che pagano di più: ingegneria e medicina in testa

Laureati 2024, le lauree che pagano di più: Ingegneria e Medicina in testa

Almalaurea 2024 rivela un tasso di occupazione del 78,6% a un anno dal titolo. Ingegneria, informatica e medicina guidano con oltre l'87% di occupati e prospettive retributive superiori.
Laureati 2024, le lauree che pagano di più: Ingegneria e Medicina in testa

L’indagine Almalaurea sul Profilo occupazionale dei laureati del 2024 registra un tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo pari al 78,6%, sia per i laureati di primo livello sia per quelli di secondo livello della coorte 2023. Questo risultato si colloca tra i valori più elevati dell’ultimo decennio e segnala una fase espansiva del mercato del lavoro per i profili qualificati.

Tuttavia, dietro la media generale emergono differenze marcate tra ambiti disciplinari: i percorsi tecnico-scientifici e sanitari mostrano tassi sensibilmente superiori rispetto alle aree umanistiche e sociali. Queste disparità incidono direttamente sulle prospettive retributive a medio e lungo termine, poiché un ingresso rapido e stabile nel mercato del lavoro tende storicamente ad associarsi a livelli salariali medi più alti e a carriere con progressioni economiche più lineari.

Le lauree con performance economiche superiori oggi

Ingegneria industriale e dell’informazione guida la classifica con un tasso di occupazione del 92,6%, seguita da Informatica al 91,2% e Medicina all’87,9%. Questi tre percorsi rappresentano oggi il vertice delle performance occupazionali dei laureati italiani.

I dati Almalaurea evidenziano che queste aree garantiscono un ingresso rapido nel mercato del lavoro e una maggiore stabilità professionale rispetto ad altri gruppi disciplinari. La velocità di inserimento e la continuità dell’impiego costituiscono storicamente fattori determinanti per livelli retributivi più elevati nel medio-lungo periodo.

Il divario con altre aree è significativo: mentre ingegneria, informatica e sanità superano costantemente l’87% di occupati a un anno dal titolo, altri ambiti disciplinari mostrano tassi inferiori anche di venti punti percentuali. Questa differenza si riflette direttamente sugli esiti economici della scelta universitaria, orientando i differenziali salariali medi tra i diversi percorsi di laurea.

Le competenze trainanti del prossimo decennio

Le previsioni elaborate dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere indicano che la trasformazione digitale e l’ecosostenibilità coinvolgeranno tra il 26% e il 29% dei lavoratori nei prossimi anni. Questi due driver attraversano trasversalmente numerosi settori, con un impatto particolarmente rilevante in ambiti quali salute e benessere, educazione e cultura, meccatronica e robotica, mobilità e logistica, energia.

La domanda si concentrerà su profili qualificati in grado di gestire le sfide tecnologiche e ambientali dell’innovazione. Le aree di laurea più esposte a questa dinamica risultano essere quella economico-statistica, giuridica e politico-sociale, medico-sanitaria e ingegneristica, tutte caratterizzate da un fabbisogno occupazionale medio annuo in crescita a medio termine.

La graduatoria delle aree con maggior potenziale di guadagno

L’incrocio tra i dati occupazionali attuali forniti da Almalaurea e le previsioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere evidenzia una gerarchia stabile delle lauree destinate a garantire i guadagni più elevati nel prossimo decennio. Al vertice si confermano Medicina e professioni sanitarie, percorsi che combinano tassi di occupazione superiori all’87% con una domanda professionale in costante crescita.

Seguono Ingegneria e Informatica, aree che registrano i valori occupazionali più alti in assoluto e beneficiano della trasformazione digitale in corso. L’area economico-statistica mantiene una posizione di rilievo grazie alla domanda sostenuta di competenze analitiche e manageriali. Alcuni ambiti giuridici e formativi completano la graduatoria, caratterizzati da prospettive di stabilità occupazionale che nel medio termine sostengono i differenziali retributivi.

La continuità tra presente e futuro conferma come l’elevata occupabilità e la domanda costante rappresentino i driver fondamentali dei livelli salariali attesi.

Le implicazioni per la scelta del percorso

Le evidenze presentate da Almalaurea ed Excelsior indicano che alta occupabilità e domanda professionale stabile rappresentano segnali affidabili per valutare i potenziali ritorni economici di un percorso universitario. Orientarsi tenendo conto di questi indicatori permette scelte più consapevoli.

Allo stesso tempo, resta utile considerare l’allineamento tra interessi personali e le traiettorie legate alla trasformazione digitale e alla sostenibilità ambientale, entrambe destinate a ridisegnare il mercato del lavoro nei prossimi anni.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti