L’Università Luiss introduce LockBox, un’applicazione rivoluzionaria per il digital detox della comunità studentesca. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Giulia Violati, neolaureata dell’ateneo, e Simone D’Amico, ricercatore presso il Digital Wellness Lab di Harvard Medical School.
L’app è operativa in oltre cento punti distribuiti nei campus di Viale Romania, Viale Pola, Via Parenzo e nella Biblioteca di Santa Costanza, rappresentando un approccio innovativo per incentivare la disconnessione digitale e favorire una maggiore connessione con la realtà.
Il funzionamento dell’app
L’utilizzo di LockBox risulta immediato e accessibile a tutti gli studenti dell’ateneo. Dopo aver scaricato l’applicazione sul proprio smartphone, è necessario autenticarsi utilizzando le credenziali Luiss per accedere alle funzionalità.
Il sistema permette di selezionare specificamente quali applicazioni bloccare durante le sessioni di studio o concentrazione. La fase di disconnessione termina semplicemente avvicinando il dispositivo a una delle oltre cento box strategicamente posizionate nei corridoi e all’esterno delle aule nei campus di Viale Romania, Viale Pola, Via Parenzo e nella Biblioteca di Santa Costanza.
Le ricompense previste
L’applicazione trasforma ogni minuto di disconnessione in monete digitali spendibili concretamente. Gli studenti accumulano crediti convertibili in sconti presso bar, ristoranti, palestre e altri esercizi commerciali della rete partner aderente all’iniziativa.
Le leaderboard introducono un elemento di competizione amichevole, aggiornandosi in tempo reale e permettendo sfide tra amici all’interno di gruppi predefiniti o community dedicate.
Gli obiettivi di sostenibilità
LockBox si inserisce strategicamente nel Piano di Sostenibilità Integrata 2025-2028 della Luiss, rappresentando un approccio innovativo al benessere digitale. L’applicazione promuove un utilizzo consapevole della tecnologia, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale generato dall’uso eccessivo dei dispositivi.
Emiliana De Blasio, advisor per la Diversità, l’inclusione e la sostenibilità, sottolinea come la disconnessione volontaria contrasti efficacemente il doomscrolling, rafforzando simultaneamente la coesione comunitaria attraverso meccanismi di socialità e competizione sana tra studenti.