Lucio Battisti non si discute, si ama. E’ quel che viene da pensare nell’apprendere quanto accaduto in una scuola genovese. Episodio che vede, suo malgrado, protagonista una ragazzina di 13 anni che frequenta una scuola media della Valbisagno.
In classe si parla del cantautore romano, l’alunna pone una domanda: “Prof., ho sentito dire che Battisti era fascista”, riferimento ad una delle voci che hanno accompagnato l’artista specie negli anni ’70, quando la politica si infilava praticamente ovunque.
Il prof., il 55enne Vittorio R., musicista e musicofilo,reagisce in malo modo. Dà un 4 alla studentessa con nota di demerito: “Superficiale. Interviene fuori luogo, in modo ineducato e provocatorio. Accosta cronologicamente il fascismo ai cantautori degli anni 60/70. Ride. (nota di demerito)”.
Magari, prima di passare alle vie di fatto, il prof. avrebbe potuto cogliere l’occasione per spiegare alla classe il processo di mistificazione che ha coinvolto ‘il bosco di braccia tese’ del Giardino dei ciliegi o ancora ‘Le discese ardite’ di Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi’. Ma tant’è.
Queste le parole del padre della studentessa: “Non sono rimasto male per il voto, perché mia figlia ha tutti 9 e 10, ma per le modalità. Una alunna pone una domanda e la risposta è un 4? Sono sconcertato”. Altro che canto libero…
(Foto: www.youtube.com)