Medicina, secondo appello il 10 dicembre: solo il 22% supera la soglia 18/30, la smentita sui posti vacanti

Medicina, secondo appello il 10 dicembre: solo il 22% supera la soglia 18/30, la smentita sui posti vacanti

Il secondo appello per Medicina si tiene il 10 dicembre. Nel primo turno l'85% dei candidati è risultato non idoneo: solo il 22-23% ha raggiunto 18/30 in due prove.
Medicina, secondo appello il 10 dicembre: solo il 22% supera la soglia 18/30, la smentita sui posti vacanti

L’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è stato riformato con un impianto completamente diverso dal passato. Il primo appello, tenutosi venti giorni prima del 10 dicembre, ha rivelato una selezione particolarmente stringente: circa l’85% dei candidati è risultato non idoneo a proseguire.

Solo il 22-23% degli aspiranti ha conseguito almeno 18/30 in due delle tre prove previste. Le materie che hanno registrato i risultati migliori sono state Biologia e Chimica, mentre Fisica si è confermata l’ostacolo principale, con un numero elevatissimo di insufficienze.

Per essere ammessi, tuttavia, non basta superare due esami: una singola insufficienza comporta l’esclusione automatica dalla graduatoria. Le percentuali di studenti che hanno superato tutte e tre le prove si attesterebbero tra il 10% e il 15%, un dato che evidenzia l’impatto concreto del nuovo sistema selettivo per gli aspiranti medici.

Il calendario del secondo appello e la pubblicazione dei risultati

Il secondo e ultimo appello per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si tiene mercoledì 10 dicembre, esattamente venti giorni dopo la prima sessione. Gli iscritti sono numerosi: 39.093 candidati per Biologia, 42.658 per Chimica e 46.868 per Fisica, la materia che ha registrato il maggior numero di iscrizioni.

Gli esiti del 10 dicembre saranno pubblicati il 23 dicembre, a ridosso delle festività natalizie. Successivamente, a gennaio, il Ministero pubblicherà la graduatoria nazionale che determinerà l’assegnazione definitiva dei posti disponibili nei corsi di laurea.

Chi ha già superato il primo appello con valutazione di idoneità, ma non si ritiene soddisfatto del punteggio ottenuto, ha avuto la possibilità di ripresentarsi al secondo turno per tentare di migliorare il proprio voto e la propria posizione in graduatoria.

Le regole di valutazione: tre prove, soglia 18/30 e graduatoria nazionale

Il test di accesso si articola in tre prove distinte, una per ciascuna materia, della durata di 45 minuti ciascuna, intervallate da una pausa di 15 minuti. L’ordine è stabilito: si parte con Chimica, seguita da Fisica e, infine, Biologia.

Ogni prova comprende 31 quesiti a risposta multipla o a completamento. Il sistema di punteggio assegna un punto per ogni risposta corretta, zero punti per le risposte non date, mentre gli errori comportano una penalità di -0,1 punti. Il voto è espresso in trentesimi, con possibilità di lode, e le valutazioni con decimali vengono arrotondate all’intero più vicino.

Per accedere alla graduatoria nazionale è necessario ottenere almeno 18/30 in ogni singola prova: anche una sola insufficienza comporta l’esclusione automatica. La somma dei tre voti determina la posizione in graduatoria e, di conseguenza, l’accesso effettivo ai corsi.

Gli studenti non ammessi al secondo semestre che hanno comunque raggiunto il 18/30 in ciascun esame potranno proseguire in un corso affine con il riconoscimento di tutti i CFU conseguiti, salvaguardando così il percorso formativo avviato.

Le proteste e la posizione del ministero

L’ipotesi riportata dall’Ansa di trovarsi con più posti disponibili che studenti ammessi ha sollevato preoccupazioni nell’opinione pubblica. I 19.757 posti messi a bando (che arrivano a circa 24.000 considerando anche gli atenei non statali) rischiano infatti di restare parzialmente scoperti se gli esiti del secondo appello dovessero confermare le percentuali del primo turno.

La ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha però smentito con fermezza tale scenario: in un intervento al Senato ha dichiarato che “siamo solo al primo tempo di una procedura che si svolge in tre tempi” e che “tutti gli studenti saranno in graduatoria, non ci saranno vuoti”, invitando ad attendere il completamento del processo prima di formulare giudizi sommari.

Sul fronte delle contestazioni, una delegazione del Comitato Medicina Senza Filtri ha consegnato alla ministra un metal detector e una lettera in cui illustra le criticità emerse durante il primo appello, tra cui presunte irregolarità. Gli studenti che contestano il nuovo sistema a numero chiuso hanno annunciato sit-in di protesta davanti alle sedi universitarie.

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