Il lancio del semestre filtro per Medicina 2025-26: si inizia online

Il lancio del semestre filtro per Medicina 2025-26: si inizia online

Il nuovo modello del semestre filtro di Medicina 2025-26 segna una svolta nel sistema universitario italiano con didattica digitale o ibrida.
Il lancio del semestre filtro per Medicina 2025-26: si inizia online

Il nuovo modello del semestre filtro di Medicina 2025-26 segna una svolta nel sistema universitario italiano: l’elevatissimo numero di iscrizioni ha costretto gli atenei ad abbandonare la didattica tradizionale in presenza, optando per soluzioni completamente digitali o ibride. Questa trasformazione non è una scelta, ma una necessità dettata dall’impossibilità logistica di accogliere tutte le matricole.

Le università si trovano infatti a fronteggiare una sfida senza precedenti: migliaia di studenti che necessitano di spazi, aule e risorse che gli atenei non possono garantire in tempi così ristretti. La soluzione online diventa quindi l’unica strada percorribile per garantire l’avvio regolare dell’anno accademico, nonostante le evidenti limitazioni che comporta.

Il contesto di riforma del sistema di accesso alla facoltà di Medicina spinge inevitabilmente verso l’adozione di metodi didattici alternativi. Questa evoluzione rappresenta un banco di prova cruciale per testare l’efficacia dell’insegnamento a distanza in ambito medico, settore tradizionalmente legato alla formazione pratica e al contatto diretto.

Le università e le loro scelte didattiche

L’Università di Padova e l’Università di Palermo hanno già ufficializzato la decisione di adottare lezioni interamente da remoto per il semestre filtro di Medicina 2025-26. Questa scelta rappresenta una risposta diretta all’impossibilità di accogliere fisicamente le migliaia di matricole che si stanno iscrivendo.

La Sapienza di Roma ha optato per un approccio graduale: a settembre le lezioni si terranno in presenza con la possibilità per gli studenti di collegarsi da remoto, mentre da ottobre sarà implementata una modalità mista che combinerà didattica in aula e online.

L’Università di Milano si trova ancora in una fase di pianificazione, con la modalità di erogazione delle lezioni attualmente in corso di definizione. Sul sito dell’ateneo milanese viene specificato che le decisioni organizzative sono in via di finalizzazione per garantire il migliore supporto possibile agli studenti.

Le implicazioni della riforma di medicina

La nuova configurazione del sistema di accesso a Medicina presenta caratteristiche che trasformano radicalmente la tradizionale selezione universitaria. I tre esami finali, progettati per essere identici su tutto il territorio nazionale e gestiti centralmente, assumono infatti le sembianze di un massiccio test d’accesso posticipato nel tempo, dove la valutazione si estende su un periodo più lungo ma mantiene la stessa funzione selettiva.

Il cosiddetto semestre filtro, che nella pratica si sviluppa in meno di tre mesi con inizio il primo settembre, introduce un meccanismo di selezione che modifica sostanzialmente i tempi e le modalità di accesso alla facoltà, senza però alterare la natura fondamentalmente limitata dei posti disponibili. Gli studenti si trovano quindi di fronte a una prova che cambia forma ma non sostanza.

La riforma rappresenta un compromesso tra l’esigenza di standardizzazione nazionale delle prove e la persistente necessità di contenere il numero di studenti ammessi al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, mantenendo di fatto il carattere selettivo che ha sempre contraddistinto questa facoltà nel panorama universitario italiano.

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