La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, insieme alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, ha fissato la soglia minima nazionale di frequenza al 51% per consentire l’accesso agli esami del semestre filtro di Medicina. Questa percentuale corrisponde alla maggioranza delle lezioni registrate come presenze effettive.
La misura rappresenta un parametro comune a livello nazionale, ma lascia spazio agli atenei di adottare soglie più elevate secondo le proprie esigenze organizzative. Alcuni istituti hanno infatti scelto criteri di frequenza più stringenti.
Un aspetto fondamentale della norma riguarda la flessibilità applicativa: il mancato raggiungimento del 51% non comporta l’esclusione automatica dagli esami. Gli studenti che non raggiungono la percentuale richiesta potranno mettersi in regola attraverso apposite attività di recupero predisposte dall’università di appartenenza, garantendo così una seconda opportunità prima delle prove d’esame.
La gestione dei recuperi e la flessibilità accademica
Gli studenti che non raggiungono la soglia minima di presenze non vengono esclusi automaticamente dagli esami. Il regolamento prevede infatti la possibilità di accedere alle prove dopo aver completato attività didattiche di recupero, organizzate dall’università di appartenenza.
L’organizzazione dei recuperi è demandata ai singoli atenei, che hanno margine di adattamento rispetto alle esigenze locali. Docenti e organi accademici valutano caso per caso la necessità di attivare tali percorsi, garantendo così una gestione personalizzata delle situazioni critiche.
Questa flessibilità consente di mantenere una linea comune a livello nazionale, salvaguardando al contempo l’autonomia delle singole università nel calibrare le attività integrative. Gli studenti con carenze di frequenza hanno quindi una via concreta per mettersi in regola prima di sostenere gli esami, evitando l’esclusione definitiva dal percorso.
Le prove nazionali e i crediti del semestre filtro
Il semestre filtro di Medicina prevede tre esami nazionali obbligatori: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ogni prova vale 6 crediti formativi universitari (Cfu), per un totale complessivo di 18 Cfu da conseguire.
Il superamento integrale di tutti e tre gli esami costituisce il requisito indispensabile per proseguire nel percorso formativo. Non è prevista alcuna graduatoria parziale: solo chi ottiene la sufficienza in tutte le discipline sarà inserito nella graduatoria nazionale e potrà accedere al secondo semestre del corso di laurea in Medicina.
La struttura degli esami riflette il carico formativo atteso dalle matricole e segna il confine tra chi continua il percorso accademico e chi deve ripetere il semestre.
Le scadenze e i volumi di partecipazione
Il semestre filtro entra nella sua fase decisiva con i primi due appelli d’esame fissati per il 20 novembre e il 10 dicembre 2025. Queste date rappresentano il momento cruciale per le matricole che hanno seguito le lezioni nei mesi precedenti e che ora devono dimostrare di aver acquisito le competenze richieste.
I numeri coinvolti sono significativi: circa 60 mila studenti si presenteranno agli appelli nazionali, un volume che richiede un’organizzazione capillare da parte degli atenei. La gestione di una platea così ampia comporta la predisposizione di strutture adeguate e l’attivazione di protocolli coordinati a livello nazionale per garantire uniformità nelle procedure di valutazione.
La graduatoria nazionale e l’assegnazione delle sedi
Il superamento di tutti e tre gli esami nazionali rappresenta la chiave d’accesso alla graduatoria nazionale per il secondo semestre di Medicina. L’inserimento in questa graduatoria è riservato esclusivamente agli studenti che hanno superato con esito positivo Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.
La posizione in graduatoria viene determinata dal punteggio complessivo ottenuto nelle prove e dalle dieci sedi indicate dallo studente al momento dell’iscrizione al semestre filtro. Il meccanismo tiene quindi conto sia del merito accademico dimostrato negli esami, sia delle preferenze geografiche espresse all’inizio del percorso.