Arthur Schopenhauer: vita

Arthur Schopenhauer nacque a Danzica in Polonia nel 1788 da un banchiere e una nota scrittrice di romanzi. Nonostante le pressioni del padre affinchè proseguisse la sua carriera professionale, Schopenhauer subì il fascino della letteratura grazie all’influenza della madre e quindi si dedicò a studi umanistici. Dopo il suicidio del padre, si stabilì prima con la madre a Weimar e poi a Berlino dove cominciò a seguire corsi di filosofia. Dal 1833 decise di fermarsi a Francoforte sul Meno dove visse da solitario borghese, celibe per convinzione e misogino evitando ogni tipologia di contatto umano. Solo dopo la pubblicazione del famoso “Parerga e paralipomena” cominciò ad essere conosciuto ed apprezzato dalla critica e dal pubblico: da quel momento diventò meno intransigente nei confronti dei rapporti sociali ed entrò in contatto con un ristretto gruppo di seguaci da lui soprannominati ‘apostoli’. Nonostante lo stile di vita sano e le condizioni di igiene impeccabili, Schopenhauer morì di pleurite acuta nel 1860 all’età di 72 anni.

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Arthur Schopenhauer: pensiero

Il pensiero di Arthur Schopenhauer recupera molti elementi dell’illuminismo, della filosofia di Platone, del romanticismo e del kantismo, andandosi invece a contrapporre alla filosofia idealistica di cui Hegel era in portavoce maggiore. Il filosofo sostiene che il mondo è fondamentalmente ciò che ciascun uomo vede tramite la sua volontà la quale diventa, quindi, il principio assoluto della realtà. Da questo pensiero scaturisce la sua visione pessimistica della vita: secondo Schopenhauer i desideri emotivi, fisici e sessuali perdono ogni piacere dopo essere stati assecondati e diventano così insufficienti per il raggiungimento della piena felicità. Da questa analisi scaturisce che la condizione umana è perennemente insoddisfacente e quindi dolorosa: di conseguenza, l’unico modo per vivere più serenamente è negare i desideri raggiungendo la liberazione definitiva attraverso gli insegnamenti ascetici dell’induismo e del buddhismo.

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Arthur Schopenhauer: opere

La prima opera in assoluto di Arthur Schopenhauer fu la sua tesi di laurea “Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente” pubblicata nel 1813. L’opera più importante fu “Il mondo come volontà e rappresentazione“, pubblicata nel 1818: il volume inizialmente ebbe scarsissimo successo ma cominciò a ricevere qualche attenzione solo vent’anni dopo. La vera affermazione del filosofo si ebbe, invece, nel 1851 con la pubblicazione del volume “Parerga e paralipomena“: l’opera in principio fu pensata come un completamento della trattazione più complessa del “Mondo”, ma in seguito venne accolta come un libro a sé stante e fece conoscere al grande pubblico il pensiero di Schopenhauer.

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