Il nuovo Ministro della Scuola, dell'Università e della Ricerca è Stefania Giannini, senatrice di Scelta civica. Toscana, 53 anni anni, ex Rettore dell'Università per stranieri di Perugia, è un Professore Ordinario di Glottologia e Linguistica. Nel 2005 diventa rappresentante per l'Italia nel Comitato di Selezione del programma Erasmus Mundus presso la Commissione Europea fino al 2009. Nello stesso anno entra a far parte del Tavolo Interministeriale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ed é membro del Comitato di orientamento strategico per le relazioni scientifiche e culturali fra Italia e Francia. Nelle scorse settimane il suo nome circolava tra i papali al ministero di Viale trastevere e adesso è tra le 8 donne del nuovo Governo Renzi.
In un'intervista precedente alla nomina ha dichiarato di avere ben chiare le idee su cosa cambiare nel mondo della scuola e di voler agire su tre linee d'intervento: potenziare il diritto allo studio per incentivare il merito e combattere gli abbandoni, ridare valore ai titoli di studio ed infine lavorare per una maggiore integrazione tra comunità di docenti e comunità di studenti.
Dopo aver ricevuto l'incarico ha dichiarato:
"Sono consapevole della grande responsabilità che l'incarico appena ricevuto comporta, e sono profondamente grata al Presidente del consiglio della fiducia assegnatami e molto soddisfatta per il riconoscimento politico al mio partito, Scelta Civica, che è un partito che ha scommesso da subito sul cambiamento del Paese, e che quindi potrà dimostrare con questo e gli altri delicati incarichi che saranno assegnati nei prossimi giorni, la propria cultura riformista''
Secondo l'ANSA i problemi nel mondo dell'Istruzione, con cui dovrà confrontarsi il ministro Giannini nel breve periodo sono numerosi.
I problemi irrisolti che trova nel settore dell'istruzione sono parecchi. I soldi a disposizione pochi. La questione degli ex Lsu, la contrattazione per la copertura degli scatti di anzianità dei docenti, i decreti attuativi del decreto Istruzione sono alcune fra le questioni più urgenti con le quali dovrà fare i conti il nuovo ministro al quale toccherà pure affrontare il non secondario nodo del rinnovo del contratto di lavoro del comparto. Sul fronte dell'università il nuovo Governo dovrà portare avanti il riordino delle specializzazioni mediche. […] In sospeso anche il destino del decreto 'scatti' (in discussione al Senato) così come entro giugno va chiusa appunto all'Aran la contrattazione per la copertura degli scatti degli insegnanti. E' pronto il bando per il secondo ciclo del Tfa ordinario ma manca il via libera del Tesoro, mentre é al Consiglio di Stato il decreto che modifica in parte il Regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti. Resta sospeso anche il bando per i ricercatori 'senior' che e' pronto ma dovrà fare il suo iter mentre attende il passaggio al Cipe il Programma nazionale della ricerca. Sulla rampa di lancio resta, infine, la Costituente della Scuola.
Cara Stefania, in bocca a lupo e buon lavoro!