Chichibio e la gru: riassunto della Novella di Boccaccio

Riassunto Chichibio e la gru dal Decameron di Boccaccio: analisi della quarta novella della sesta giornata raccontata da Elissa.

CHICHIBIO E LA GRU: RIASSUNTO DELLA NOVELLA DI BOCCACCIO. Facciamo un piccolo test: ricordi tutte le 100 novelle del Decameron di Boccaccio! Suvvia, è una impresa impossibile! Per questo noi della redazione di Studentville abbiamo pensato di propporre dei riassunti per la scuola, utili a ripassare e ricordare le singole novelle che vengono raccontate dai 10 ragazzi rifugiati nelle campagne vicino Firenze. Oggi è il turno del riassunto della storia di Chichibio e la gru, la quarta novella della sesta giornata narrata da Elissa.

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riassunto chichibio e la gru

CHICHIBIO E LA GRU RIASSUNTO. Ecco la trama della novella: Currado Gianfigliazzi, un nobile e cavaliere proveniente da una famiglia di banchieri, trova e uccide una gru durante una battuta di caccia. Così, la fa recapitare al suo cuoco, Chichibio, che la cucina alla perfezione. Ma, dopo averlo fatto, si presenta dal cuoco Brunetta, la ragazza di cui è innamorato, chiedendogli una coscia della gru. Inizialmente Chichibio rifiuta ma, provocato dalla ragazza, cede alle sue lusinghe e alla fine le consegna la coscia dell’animale. La gru è però destinata al banchetto di Currado e i suoi ospiti: così arriva il momento di servire la gru, ma quando la portata è davanti al padrone, Currado nota la zampa mancante e chiede spiegazioni a Chichibio che risponde prontamente: le gru hanno una sola zampa. Il nobile però non crede affatto alla scusa del cuoco e, molto irritato dal fatto accaduto, invita Chichibio a seguirlo il giorno seguente al lago, per vedere se davvero le gru hanno una sola zampa.

RIASSUNTO CHICHIBIO E LA GRU. Una volta giunti nel luogo prestabilito, i due uomini notano diverse gru, tutte ritte su una sola zampa, ossia nella posizione in cui questi uccelli sono soliti dormire. Currado però, gridando per spaventare gli uccelli gli corre incontro e questi volano via tirando fuori anche la seconda zampa. Currado allora chiede a Chichibio: “Che ti par, ghiottone? Parti ch’elle n’abbian due?”. Il cuoco risponde con notevole prontezza: "Messer sì, ma voi non gridaste – ho ho – a quella di iersera; ché se così gridato aveste, ella avrebbe così l'altra coscia e l'altro piè fuor mandata, come hanno fatto queste". La risposta pronta di Chichibio fa sorridere il suo padrone che lo perdona per aver sottratto la coscia della gru. Questa breve novella è basata sul motto di spirito finale con cui Chichibio, uomo di condizioni umili, riesce a ridimensionare l’ira del suo padrone: così riuscirà ad essere perdonato e a sottrarsi alla punizione.

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