Crisi di governo: tre possibili scenari per Conte - StudentVille

Crisi di governo: tre possibili scenari per Conte

Crisi di governo: tre possibili scenari per Conte

Crisi di governo: cosa sapere

Il governo sta vivendo giorni di tumulto, non solo per la crisi sanitaria, ma anche in politica. Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, aprendo ufficialmente la crisi di governo dichiarando: “Noi non accettiamo la trasformazione della democrazia in un reality show. C’è una drammatica emergenza da affrontare, ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il Governo. Abbiamo fatto una grande battaglia sui fondi europei per la sanità. Se siamo in emergenza, servono più soldi per la sanità. Non prenderli per motivi ideologici è irresponsabile. Irresponsabile è chi porta le proprie ideologie contro la realtà. Voteremo a favore dello spostamento di bilancio, delle misure sul Covid, saremo a favore del Decreto Ristori perché bisogna dare denari ai piccoli che non hanno possibilità di non avere uno spazio di libertà. Andrà tutto bene se la politica fa il suo mestiere e fare il proprio mestiere non è prendere tanti like, ma fare del bene per i nostri figli”.

Crisi di governo: le tre strade possibili per Conte

Il presidente del Consiglio Conte si è dichiarato deluso e amareggiato da tale atteggiamento sottolineando la delicatezza del periodo che stiamo vivendo, già tormentato dalla crisi sanitaria in corso. Le tre strade percorribili sono:

  • prendere atto dell’uscita di Renzi, andare al Quirinale e dimettersi, sperando che le dimissioni siano respinte o di ricevere un reincarico per prendere tempo e negoziare a tutto campo;
  • riferire alle Camere, parlamentarizzando la crisi e cercando di capire lì se esistono margini per rilanciarsi;
  • sfidi il rivale in Aula chiedendo la fiducia e avendo magari intanto contrattato il sostegno degli altri.

Crisi di governo: le reazioni di Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta osservando la situazione, molto complicata, in attesa che il Consiglio dei ministri approvi il piano per il recovery, mediazione minima ottenuta per evitare che la crisi travolga anche le possibilità del Paese di ottenere le risorse necessarie a uscire dalla crisi dovuta alla pandemia e ripartire su nuove basi appena verrà sconfitto il virus. Il Capo dello Stato entra ufficialmente in campo solo una volta che la crisi è conclamata, cioè dopo la sfiducia o le dimissioni del premier. Solo se e quando il governo cade infatti il Presidente apre il Quirinale alle delegazioni dei partiti, ai Presidenti emeriti e ai presidenti delle Camere per le consultazioni.

 

 

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