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Raffaello Sanzio: vita, opere, tecnica

Raffaello Sanzio: vita

Parliamo di arte, di bella arte, e lo facciamo introducendo Raffaello Sanzio andandone a studiare e conoscere la vita, le opere e la tecnica. Nasce ad Urbino il 6 aprile del 1483, da papà Giovanni Santi, all’epoca pittore di fama e da mamma Magìa. Purtroppo la vita gli ha strappato precocemente i genitori, tanto che rimane orfano a soli undici anni e viene affidato allo zio sacerdote Bartolomeo. Raffaello è cresciuto nell’arte, ad Urbino ha studiato le opere di Piero della Francesca e di Luciano Laurana e inizia presto a studiare il disegno e la prospettiva. Nel 1504 si trasferisce a Firenze dove studia le opere di Leonardo da Vinci e Michelangelo; dopo una vita dedicata all’arte muore nel 1520 e viene sepolto nel Pantheon di Roma.

Raffaello Sanzio: opere

La grandezza e la bravura di un’artista sono racchiuse all’interno delle sue opere e noi, per questo, vogliamo elencarvele cercando di descriverle lasciando a voi il dono dell’immaginazione:

  1. Lo sposalizio della vergine (1504):  tavola più piccola, personaggi disposti secondo una curva che lascia lo spazio vuoto di fronte al sacerdote centrale. A destra c’è il gruppo di personaggi maschili e dinamici; a sinistra il gruppo di fanciulle, dolci e calme:
  2. Dama con il liocorno (1505): la dama raffigura Santa Caterina;
  3. Ritratto di Maddalena Doni (1506): il dipinto mostra un chiaro riferimento a Leonardo ottenendo, però, risultati del tutto diversi;
  4. Madonna del prato (1506): la Vergine viene dipinta immersa nel verde di un prato, è in posa e sorregge il suo Bambino;
  5. Sacra Famiglia Canigiani (1507): i personaggi rappresentati sono Maria, Gesù, Giuseppe, Santa Elisabetta e San Giovanni;
  6. La deposizione borghese: Atalanta Baglioni, in memoria del figlio Grifonetto, voleva che fosse rispecchiato il proprio dolore materno in quello della Vergine;
  7. Stanze negli appartamenti papali: Il papa gli ha fatto dipingere quattro stanze degli appartamenti papali tra il 1508 e il 1520;
  8. La disputa del sacramento: al centro della composizione l’ostia consacrata;
  9. L’incoronazione di Carlo Magno (1516-17): Raffigura l’incoronazione dell’imperatore nella Basilica vaticana da parte di papa Leone III;
  10. Ritratto di Leone X con due cardinali (1518): il papa viene ritratto affiancato da due cardinali, Giulio de’ Medici (futuro papa Clemente VII), e Luigi de’ Rossi;
  11. Trasfigurazione (1518-20): Nella parte superiore la scena è calma, ovattata, armonica e rappresenta la trasfigurazione di Cristo. Nella parte inferiore la scena è agitata, piena di contrasti, e rappresenta la liberazione di un ragazzo indemoniato.

Raffaello Sanzio: la tecnica

Massimo esponente del Rinascimento, nelle opere di Raffaello Sanzio, al centro delle scene dipinte, vi sono sempre la bellezza, l’equilibrio e la perfezione formale. Quello che vuole esprimere con la sua arte è la perfetta armonia tra uomo, natura e storia che si dimostrano essere in sintonia con la società del suo tempo, aristocratica e raffinata.

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