Scuola: vietato cane-guida a studentessa non vedente. - Studentville

Scuola: vietato cane-guida a studentessa non vedente.

A Latina, una ragazza non vedente di 17 anni non può entrare in classe con il suo labrador. Il cane-guida non sarebbe bene accetto tra compagni e professori?
Scuola: vietato cane-guida a studentessa non vedente.

Una studentessa di 17 anni non vedente non può entrare in classe con Lisa, il suo labrador che le fa da guida. Accade a Latina in un liceo scientifico. Alla scuola Ettore Majorana spetta una sonora bocciatura in solidarietà ed attenzione verso gli alunni con disabilità. La dirigente Stella Fioccola ha scritto alla famiglia della ragazza che alcuni alunni ed insegnanti sarebbero allergici a polveri, pollini ed altro ancora: inoltre lo spazio in classe è troppo angusto per gestire la situazione.

«Secondo la preside il cane potrebbe rimanere fuori, nel cortile della scuola, per tutta la durata della lezioni, per non turbare alunni e professori che non gradiscono la presenza, il tutto senza tener conto della legge» spiega l'avvocato della famiglia, Roberto Mantovano. Quello di accedere agli esercizi aperti al pubblico è un diritto che la legge riconosce alle persone prive di vista, ma nonostante questo la dirigente, lo scorso 7 ottobre, ha emanato il discutibile divieto contro cui, sin dal 14 ottobre, i diretti interessati si sono ufficialmente opposti. Ma nonostante l'appello alla Regione e dell’ex Ministro Gelmini, tutto tace da oltre un mese. «La ragazza – spiega ancora l'avvocato Mantovano – è costretta senza il cane, a cozzare ancora contro la barriera costituita dalla scuola e dai suoi ciechi dirigenti».

Ma non è solo una questione di giustizia. tra il Labrador Lisa e la ragazza si è instaurato un rapporto che potrebbe essere rovinato dalla seppur momentanea separazione. “L’assurdo divieto non ha soltanto creato delle difficoltà oggettive alla giovane, ma ha anche impedito una costante relazione tra il cane e il suo conduttore, che è fondamentale per il benessere psicologico e affettivo dell’uno e dell’altro.»
L'Ente nazionale protezione animali è intervenuto sulla questione chiedendo al Ministero dell'Istruzione di conoscere quali provvedimenti saranno assunti nei confronti della preside, colpevole secondo l’Enpa di aver preso una scelta discriminatoria, oltre ad essere contro la legge.

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