Zona arancione rafforzata: cosa significa e regole - StudentVille

Zona arancione rafforzata: cosa significa e regole

Zona arancione rafforzata: cosa significa e regole

Zona arancione rafforzata: cosa sapere

Avete sentito parlare di zona arancione rafforzata? Se ancora non ne avete mai sentito parlare, è arrivato il momento di prendere informazioni perché potreste trovarvi anche voi in questa nuova zona e non sapere cosa significa e quali sono le regole previste. Si tratta di un’area a metà tra la zona arancione e la zona rossa, che scatta là dove i contagi sono in aumento ma non tali da finire in lockdown.

Zona arancione rafforzata: cosa significa

Trovandosi a metà strada tra la zona arancione e la zona rossa, le regole da rispettare nella zona arancione rafforzata sono le medesime della zona arancione ma con qualche limitazione ulteriore. Una sorta di semi-lockdown, insomma. La certezza è che fino al 27 marzo 2021 non ci si può spostare tra Regioni, nemmeno se entrambe inserite in zona gialla, e ciò vale anche per le zone arancione rafforzata, dove è altresì vietato uscire dal Comune se non per motivi di salute, lavoro o necessità.

Zona arancione rafforzata: le regole

Per quanto riguarda le scuole, nella zona arancione rafforzata resteranno chiuse le elementari, le scuole dell’infanzia e gli asili nido, così come ha riferito Moratti. Sospese anche le attività in presenza nelle università. Tra le altre regole in vigore per la zona arancione rafforzata, infine, vige il “ divieto di spostarsi nelle seconde case, l’utilizzo obbligatorio dello smart working ove possibile, l’utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto ”.

Zona arancione rafforzata: quali sono i comuni

L’ordinanza che il presidente Attilio Fontana emanerà riguardal’istituzione in tutta la provincia di Brescia di una zona arancione rafforzata. Il provvedimento, però, riguarda anche alcuni Comuni della bergamasca, ovvero Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Caleppio, Credaro e Gandosso, oltre a Soncino in provincia di Cremona. Questo perché si è registrata un’incidenza doppia rispetto alle altre province del numero di casi in un determinato territorio in un determinato periodo

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