Durante il recente intervento agli Stati Generali della Lingua Italiana, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha lanciato un allarme significativo sulla competenza linguistica nel nostro Paese: “Ben oltre un terzo degli italiani fa fatica a capire il senso di un testo scritto e fa fatica a farsi comprendere”. Questo dato preoccupante, evidenziato anche dalle rilevazioni del Censis, ha portato il Ministero a considerare la situazione una vera emergenza educativa nazionale.
Valditara ha sottolineato come la conoscenza della lingua italiana rappresenti una questione fondamentale, collegata alla “consapevolezza di chi siamo, orgoglio del nostro passato e del nostro presente“. Proprio questa criticità ha motivato la riforma delle indicazioni nazionali per tutti i cicli scolastici, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, con l’obiettivo di rafforzare le competenze linguistiche degli studenti italiani.
Ritorno alla grammatica e importanza della sintassi
Per affrontare questa emergenza educativa, il Ministro Valditara propone un “ritorno importante alla grammatica e alla sintassi”, elementi che considera fondamentali per consolidare la padronanza linguistica degli studenti italiani. Secondo il Ministro, rafforzare queste competenze di base rappresenta il punto di partenza per migliorare la capacità di comprensione e comunicazione scritta.
Nel suo intervento ha espresso gratitudine verso la Società Dante Alighieri e Andrea Riccardi per aver evidenziato che “la nostra lingua non conosce il genere neutro”, sottolineando l’importanza di rispettare la struttura tradizionale dell’italiano. Questa attenzione alla grammatica si integra con una valorizzazione più ampia della cultura, includendo l’insegnamento della musica e dell’arte fin dalla scuola primaria, per avvicinare i bambini alla bellezza del patrimonio culturale italiano.
Identità culturale e patrimonio italiano
Il Ministro Valditara ha posto particolare enfasi sul legame profondo tra la padronanza linguistica e la consapevolezza del ricco patrimonio culturale italiano. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di avere “ben chiara la nostra identità, le nostre radici, il nostro patrimonio culturale” come fondamento per una corretta diffusione della lingua italiana.
Secondo Valditara, la conoscenza linguistica non può essere separata dalla comprensione della storia nazionale, descritta come un percorso fatto di “straordinari passaggi e testimonianze”. Il Ministro ha riservato un’attenzione speciale al ruolo della cultura latina, della storia di Roma e della civiltà cristiana, elementi che hanno plasmato l’identità nazionale attraverso i secoli. Questi pilastri storici e culturali vengono considerati strumenti essenziali da trasmettere alle nuove generazioni, non solo per preservare la tradizione, ma soprattutto per rafforzare il senso di appartenenza collettiva e migliorare la conoscenza della lingua italiana.