Tesina - Dal Clipper alla propulsione meccanica - Studentville

Tesina - Dal Clipper alla propulsione meccanica

storia del passaggio dalla navigazione a vela a quella a motore. studi fisici circa la propulsione velica, la propulsione a motore e gli elementi geometrici della nave. orientamento in mare e studi sull'elissoide.

Tesina: Scientifica[br] Di: Manuel C. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Fin dall’antichità si tendeva a costruire velieri capaci di trasportare grandi quantità di merci durante lunghe ed estenuanti navigazioni (caracche, galee, ecc…) I primi a privilegiare la velocità a scapito della portata furono i costruttori americani, con i brigantini e le golette di Baltimora. Queste navi, con una superficie velica molto estesa e con gli alberi inclinati verso poppa, erano dotate di un pesante armamento e condotte da equipaggi ben preparati, disposti ad ogni tipo di fatica e, spesso, costretti a difendere la nave da attacchi nemici a costo della propria vita; avevano inoltre caratteristiche nautiche eccezionali: stringevano il vento e viravano di bordo con una rapidità assolutamente impensabile per gli altri velieri. La loro grande manovrabilità era dovuta a caratteristiche costruttive molto particolari quali il rapporto tra lunghezza e larghezza (erano infatti strette e lunghe), l’assenza del castello, e una elevata insellatura da prua a poppa (cavallino). Col passare degli anni furono denominate clipper le navi a tre alberi armate a vele quadre, in grande numero tra ordinarie ed aggiuntive, e caratterizzate dall’avere una portata piuttosto limitata: i costruttori avevano puntato tutto sulla velocità accontentandosi di caricare un peso solamente uguale o inferiore alla stazza lorda. Possiamo distinguere tipi diversi di clipper in base all’anno di costruzione e all’utilizzo a cui furono adibiti: • Clipper dell’oppio: dal 1830 al 1850, erano principalmente piccoli brigs e schooners di stazza 300 – 400 tonnellate. • Clipper da tè americani: dal 1846 al 1860, navi a tre alberi di stazza tra 750 e 1800 tonnellate con lunghezze attorno ai 70 metri (90 fuori tutto). • Clipper da tè inglesi: dal 1850 al 1880 erano come le navi americane. • Clipper in ferro Inglesi: dal 1880 a fine secolo, includono tutte le navi di maggiore dimensione e stazza a partire da 2000 tonnellate. Fu proprio nei commerci di questo periodo che si formarono i migliori marinai di sempre, che viaggiando verso la Cina, lottavano per miglia e miglia contro i forti monsoni di bolina. Erano marinai coraggiosissimi, in grado sia di affrontare il mare sia di respingere eventuali attacchi nemici. Uno dei primi clipper prodotti con le nuove concezioni fu il Rainbow di 750 tonnellate. Venne costruito dalla ditta Howlan & Aspiwall, che commissionò la costruzione secondo i disegni di John Griffit. Varato nel gennaio del 1845 il Rainbow dimostrò ottime prestazioni, eseguendo il viaggio da New York a Canton e ritorno in solo 6 mesi e 14 giorni. Nonostante la sua sfortunata sorte il Rainbow, che si suppone sia affondato al largo di Capo Horn, fu il capostipite di una serie di clippers che rese gli Stati Uniti uno dei principali stati marittimi.

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