Donne oggi: più brave a scuola ma meno agevolate sul lavoro - StudentVille

Donne oggi: più brave a scuola ma meno agevolate sul lavoro

Donne oggi: più brave a scuola ma meno agevolate sul lavoro

Il gap delle donne a scuola e nel lavoro

Le statistiche parlano chiaro: per quanto riguarda il mondo scolastico e quello lavorativo c’è una grossa differenza tra la condizione delle donne e quella degli uomini. A confermalo c’è il Rapporto 2017 di Almalaurea che, analizzando i dati, ha messo in evidenza questo enorme gap. Le donne sono molto più brave a scuola rispetto ai loro compagni, oltre ad essere maggiormente impegnate in attività extra didattiche. Lo scenario, invece, cambia completamente quando si entra nel mondo del lavoro in quanto i maschietti riescono a trovare impiego molto più facilmente rispetto alle colleghe donne, pur avendo la stessa formazione scolastica.

Donne e scuola: miglior rendimento rispetto agli uomini

Secondo i dati del Rapporto 2017 di Almalaurea, le donne hanno in generale un miglior rendimento scolastico rispetto agli uomini perchè risultano più assidue e scrupolose. Per questo motivo le adolescenti raggiungono la media del 9 all’Esame di Terza media nel 35% dei casi, contro il 26% dei maschi, mentre alla Maturità il loro voto è in media 78,6 su 100, con i ragazzi che invece raggiungono solo il 75,1. Stesso discorso vale per la carriera universitaria: le donne che si laureano in corso sono il 51% rispetto al 46% maschile, e il voto medio di laurea è uguale a 103,4 su 110 per le prime e a 101,3 per i secondi. Insomma, la componente femminile sembra avere una marcia in più nello studio ma, nonostante ciò, non trascura le attività extra didattiche, dedicando molte più ore dei maschietti a stage, volontariato e tirocini di ogni genere.

Donne e lavoro: difficoltà nel mondo del lavoro

Nonostante la brillante carriera scolastica e universitaria, la donna ha molte più difficoltà dell’uomo di entrare nel mondo del lavoro. Secondo le stime, tra i laureati magistrali biennali il tasso di occupazione è pari all’81% per le donne e all’89% per gli uomini. Anche i contratti a tempo indeterminato sembrano essere rivolti principalmente ai lavoratori maschi, infatti riguardano il 61% degli uomini contro il 52% delle donne. Il discorso, purtroppo, non cambia anche dal punto dei vista dei salari che continuano ad essere squilibrati nonostante le numerose battaglie portate avanti dai movimenti femministi. Calcolando uguali condizioni di lavoro, il guadagno per gli uomini ammonta in media a 1.637 euro mentre quello delle donna a 1.375 euro, quindi ben 262 euro in meno.

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