AI e lavoro: a rischio 218.000 posti di lavoro nel settore della pubblica amministrazione - Studentville

AI e lavoro: a rischio 218.000 posti di lavoro nel settore della pubblica amministrazione

Un report di FPA pubblicato al Forum Pa ha comunicato che nei prossimi anni ci sarà una netta sostituzione di molti professionisti della pubblica amministrazione da parte dei computer e dell' AI.
AI e lavoro: a rischio 218.000 posti di lavoro nel settore della pubblica amministrazione

L’allarme pubblicata dall’indagine: 12 lavoratori su 100 verranno sostituiti dall’Intelligenza Artificiale

All’evento Forum Pa 2024 organizzato a Roma dal 21 al 23 maggio moltissimi professionisti e ricercatori nel settore della pubblica amministrazione hanno riflettuto su alcuni dati pubblicati dal sito FPA dopo un’indagine. Il report ha comunicato che l’Intelligenza Artificiale, la quale si è sviluppata moltissimo in questi ultimi tempi, presto sostituirà moltissime mansioni nell’ambito della pubblica amministrazione. 218.000 posti di lavoro in Italia sarebbero a rischio nello stesso settore, e ciò preoccupa moltissimo diversi lavoratori.

L’indagine, inoltre, ha comunicato i lati negativi e anche in parte quelli positivi dell’utilizzo dell’AI nelle strutture pubbliche. In primo luogo, tutti i professionisti nel settore che verranno con il tempo sostituiti saranno 12 lavoratori su 100, l’equivalente di 218.000 persone. Qualora si prestasse attenzione agli aspetti positivi, è bene mettere in evidenza che l’IA potrebbe aiutare moltissimi tecnici e lavoratori nella pubblica amministrazione. Infatti, i professionisti nell’ambito sono circa 1,8 milioni, i quali potrebbero ottenere numerosi vantaggi utilizzando nelle proprie mansioni l’Intelligenza Artificiale.

I professionisti più a rischio

L’indagine di FPA ha comunicato che negli anni ci sarà soprattutto una categoria lavorativa più a rischio di altre, poiché nel settore verranno utilizzate procedure più automatizzate. Infatti, tutti i dipendenti maggiormente “in pericolo” saranno coloro che nelle loro quotidianità tendono a lavorare in modo ripetitivo e standardizzato (segretari, impiegati, eccetera). Al contrario, il report ha registrato che le mansioni “più al sicuro” dall’AI saranno tutte quelle relative agli ambiti dell’insegnamento, della ricerca e quello artistico. Anche tutti i professionisti che svolgono lavori di dirigenza oppure nel settore medico non verranno sostituiti facilmente dall’AI, questo sempre secondo il report di FPA.

Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di FPA

A tal proposito, l’amministratore delegato di FPA, Gianni Dominici, ha rilasciato una importante dichiarazione al Sole 24 Ore, esprimendo la sua opinione:

“L’impatto nella Pubblica Amministrazione sarà forte sia in termini qualitativi sia numerici ed è destinato via via ad intensificarsi con i progressi delle soluzioni IA”.

Inoltre, anche il presidente di FPA Carlo Mocchi Sismondi è intervenuto in merito, durante l’evento di Forum Pa a Roma:

“Un orizzonte del genere impone una riforma strutturale della Pubblica Amministrazione secondo che sottolinea l’esigenza di una revisione dei processi di formazione, orientata allo sviluppo di competenze come creatività, adattabilità, pensiero critico e laterale e soft skill”.

Insomma, le riflessioni devono essere molteplici a proposito dell’uso dell’AI nel settore della pubblica amministrazione e non solo. L’intelligenza Artificiale, dopotutto, dovrebbe essere vista sotto diversi punti di vista, non solo come una eventuale “nemica” dell’uomo, ma anche come una probabile “alleata” in differenti settori sociali e professionali.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti