L’incremento costante dei prezzi dei libri scolastici rappresenta una realtà sempre più percepita dalle famiglie italiane. L’indagine conoscitiva dell’Antitrust ha evidenziato le principali criticità del settore: una concorrenza limitata tra gli operatori, significativi ostacoli al mercato dell’usato e una scontistica particolarmente contenuta.
Il quadro normativo attuale risulta inadeguato a garantire condizioni competitive, determinando un sistema che penalizza economicamente le famiglie e limita l’accesso ai materiali didattici essenziali per l’istruzione.
Il mercato dell’editoria: il dominio delle grandi case
Il settore dell’editoria scolastica italiana presenta una concentrazione oligopolistica significativa, con quattro major che controllano l’80% delle vendite totali: Mondadori, Zanichelli, Sanoma e La Scuola. Questa configurazione di mercato crea barriere strutturali all’ingresso di nuovi operatori, limitando la concorrenza e mantenendo un ecosistema chiuso.
La transizione digitale, inizialmente considerata un fattore di democratizzazione del settore, non ha prodotto gli effetti sperati. Il 95% delle classi continua a utilizzare la versione cartacea abbinata all’e-book, con quest’ultimo distribuito tramite licenze non trasferibili che impediscono la rivendita sul mercato secondario.
La sfida dei costi: impatto economico sulle famiglie
Il tetto massimo di sconto fissato per legge al 15%, inizialmente pensato per proteggere le piccole librerie, finisce paradossalmente per penalizzare i consumatori finali. Questa limitazione normativa impedisce una reale competizione sui prezzi, mantenendo artificialmente elevati i costi per le famiglie.
La spesa media teorica per studente raggiunge cifre considerevoli: 580 euro per gli studenti delle scuole medie e ben 1.250 euro per quelli delle superiori. Il divario geografico emerge chiaramente, con incrementi più marcati registrati nelle regioni del Sud Italia, dove paradossalmente il potere d’acquisto delle famiglie risulta spesso inferiore alla media nazionale.
Le prospettive normative: iniziative e riforme future
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha formalmente richiesto alle aziende coinvolte nell’indagine di presentare le proprie osservazioni entro il mese di settembre. Questa scadenza rappresenta un momento cruciale per il settore dell’editoria scolastica, chiamato a rispondere alle criticità emerse dall’analisi condotta.
Tra le soluzioni strutturali in valutazione figurano interventi mirati a stimolare la concorrenza, facilitare l’accesso al mercato dell’usato e rivedere le attuali limitazioni sugli sconti. L’obiettivo dichiarato è ridurre significativamente l’onere economico che attualmente grava sulle famiglie italiane, particolarmente penalizzate dall’attuale configurazione del mercato editoriale scolastico.