[1]
Quingentesimo et quadragesimo anno a condita urbe L. Aemilius Paulus P. Terentius Varro contra Hannibalem mittuntur Fabioque
succedunt, qui abiens ambo consules monuit, ut Hannibalem, callidum et impatientem ducem, non aliter vincerent, quam proelium
differendo. [2] Verum cum, impatientia Varronis consulis, contradicente altero consule, apud vicum, qui Cannae appellatur, in
Apulia pugnatum esset, ambo consules ab Hannibale vincuntur. In ea pugna tria milia Afrorum pereunt, magna pars de exercitu
Hannibalis sauciatur. [3] Nullo tamen proelio, Punico bello, Romani gravius accepti sunt. Periit enim in eo consul Aemilius
Paulus, consulares aut praetorii XX, senatores capti aut occisi XXX, nobiles viri CCC, militum XL milia, equitum III milia et
quigenti.
Versione tradotta
[1] 540
anni dopo la fondazione di Roma, Emilio Paolo e Terenzio Varrone sono inviati contro Annibale, e succedono a Fabio, che
lasciando il comando, avvisò ambedue i consoli, di vincere Annibale, esperto ed impaziente comandante, non diversamente che
prorogando il combattimento. [2] Tuttavia, entrambi i consoli sono sconfitti da Annibale, essendosi combattuto in Puglia per
l'impazienza del console Varrone, sebbene cercasse di opporsi all'altro esercito, presso un villaggio chiamato Canne. In
quella guerra muoiono tremila Africani, gran parte dellesercito di Annibale è ferito. [3] In nessun combattimento durante la
guerra Punica, i Romani subirono più gravemente. Infatti morì in quella il console Emilio Paolo, ex consoli o pretori, trenta i
senatori presi o uccisi, trecento gli uomini nobili, quarantamila i soldati, tremila e cinquecento i cavalieri.
- Letteratura Latina
- Breviarium ab Urbe condita di Eutropio
- Eutropio