Contro Eratostene - Studentville

Contro Eratostene

[1] Mi sembra sia difficile, o giudici, non l’iniziare l’accusa, ma il cessare di parlare, (crimini) tali per grandezza e tanti quanto al numero sono stati commessi da costoro, che né, mentendo, si potrebbe imputare loro (accuse) più gravi delle reali, né volendo dire la verità sarebbe possibile dire tutto, ma è inevitabile che o l’accusatore desista dal parlare o che il tempo manchi; [2] inoltre mi sembra che ci troveremo al contrario che nel tempo precedente; prima infatti era necessario che gli accusatori dichiarassero quale fosse (il motivo dell’) odio contro gli accusati; ora invece bisogna chiedere agli accusati quale fosse da parte loro l’odio contro la città, per cui osarono fare simili cose contro di essa. Però faccio questi discorsi come se non avessi rancori personali e mali ricevuti, ma perché tutti abbiamo molte ragioni di adirarsi sia per le cose private sia pubbliche. [3] Io dunque, o giudici, non avendo mai fatto causa né per me stesso né per altrui ora sono costretto dai fatti accaduti ad accusare costui, cosicché spesso sono caduto in grande sconforto, (temendo) di fare un’accusa per mio fratello e me in modo inadeguato e non energico a causa della mia inesperienza; tuttavia proverò a spiegarvi l’inizio come più brevemente posso

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