Il duplice ruolo di Dante nel Poema: autore e protagonista

SAGGIO BREVE SUL DUPLICE RUOLO DI DANTE NELLA DIVINA COMMEDIA: AUTORE E PROTAGONISTA

Dante è presente nella Divina Commedia nella duplice veste di autore e di protagonista. Dante – autore è il creatore e il realizzatore dell’opera, la voce narrante del viaggio, il peccatore-pellegrino che rappresenta tutti gli uomini, per i quali, oltre che per se, cerca la salvezza. Lui, infatti, rappresenta il giudice che distribuisce dannazioni e salvezze, pace e beatitudini, elevandosi ad una visuale divina. Dante, in questo ruolo funge quasi da regista, analizza e visualizza l’aldilà in termini quasi fisici per renderlo comprensibile a tutti. Dante – protagonista, invece, è ancora legato ad una visuale terrestre; è dalla parte dell’uomo e del peccatore, dei quali comprende e condivide il dramma. Lui è un uomo comune che si ritrova immerso in una dimensione che va oltre la concezione umana, è il soggetto dell’intreccio narrativo e quindi protagonista del viaggio. Dante narratore è il divulgatore dell’incontro tra il personaggio e il mondo ultra-terreno, e fissa le testimonianze in un resoconto a tutti comprensibile.
Le due funzioni autore e protagonista sono subito messe in evidenza nel poema. Grazie a molte divergenze temporali, infatti, si determina in tutto il canto e per il resto del poema, un doppio livello temporale: l’attore ha compiuto nel passato i gesti e le azioni del viaggiatore, mentre l’autore si accinge al presente e al futuro, a ricordare e a raccontare. Dante – personaggio è l’osservatore del mondo dei morti, colui che non sa e ha quindi il compito di apprendere; questa figura è caratterizzata da incertezza, paura, dubbio è incapace di procedere nel suo cammino senza le guide concessegli (Virgilio e Beatrice).
Dante – autore è colui che ha visto e quindi sa e ha il compito di rivelare. È contraddistinto dal possesso delle verità e di sicurezza. I “due Dante” sono accomunati dall’identità di carattere, di valori umani, di ideali e di funzione culturale. Sono, però, ben distinti non solo dallo scarto temporale ma anche dalla loro diversità psicologica e morale. Solo al termine del viaggio, il protagonista, completato il suo percorso di apprendistato, coinciderà con il Dante – autore: al viaggio subentrerà il racconto.

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