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Il rapporto con il Romanticismo

Alessandro Manzoni e il Romanticismo, come l'autore si è approcciato a questa corrente letteraria e in che modo emerge nelle sue opere.

ALESSANDRO MANZONI E IL ROMANTICISMO. Alessandro Manzoni, a differenza di Ugo Foscolo, non partecipò attivamente nel realizzare i propri ideali romantici: egli fece, invece, dei propri scritti il mezzo con cui diffondere la libertà (questo spiega perché egli non parli mai di sé o perché manchi il carattere autobiografico nelle opere manzoniane). Il Romanticismo risorgimentale consiste proprio in questo: possiamo notarlo nelle opere come I Promessi SposiMarzo 1821 o ancora le Tragedie, attraverso le quali il Manzoni esorta gli italiani a combattere contro lo straniero per la propria libertà.

MANZONI: LETTERA SUL ROMANTICISMO. Una lettera, inviata nel 1823 al marchese D’Azeglio, nel 1846 fu pubblicata all’insaputa dell’autore. Essa si proponeva di tracciare una panoramica della disputa classico-romantica, nella quale il Manzoni non era intervenuto direttamente.
La lettera distingue due sezioni del sistema romantico:

  1. Parte negativa, critica nei confronti del classicismo; essa consiste nel rifiuto dell’imitazione dei classici, delle regole e della mitologia.
    Nella lettera si pone particolare attenzione alla mitologia, che secondo Manzoni ha alla base una concezione anti-cristiana, che rifiuta Dio sostituendolo con le passioni e i beni terreni. Per l’autore la mitologia classica rappresenta un qualcosa di “falso”, che si rifà ad un repertorio ormai morto e puramente formale.
  2. Parte positiva o costruttiva,cioè la proposta di una nuova civiltà letteraria; essa rivela l’idea di una poesia che abbia come oggetto il vero, ossia un contenuto moderno, morale, popolare, accettabile e cattolico.

Manzoni, in poche parole, è a favore di un Romanticismo realistico e oggettivo, ed è contro quello lirico e individualistico che dà ampio spazio al sentimento, alla passione, esaltata quasi come un avvertimento dell’infinito. Condannando questo tipo di Romanticismo, Manzoni rifiuta ogni forma di esaltazione dell’io eroico, sia nel fare, sia nel patire, ogni forma di evasione dalla realtà concreta. Manzoni intende riproporre nelle proprie opere i problemi della realtà sociale e cercare di allargare la fetta dei suoi lettori. Sceglie quindi argomenti attinenti alla memoria e all’esperienza di tutto il popolo: ciò è alla base del suo realismo cristiano, sviluppatosi poi grazie allo spiritualismo romantico. Questo intento si realizza in pieno nei Promessi Sposi, il capolavoro letterario popolare e nazionale che riesce così a far affacciare la letteratura italiana sulla scena letteraria europea.

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