Il senso della libertà - Studentville

Il senso della libertà

Tema svolto per il biennio delle superiori sul valore della libertà.
Tema svolto per il biennio delle superiori sul valore della libertà.

Quando si parla di libertà si intende quel sommo e indispensabile diritto dell’uomo, che consiste nel poter agire e pensare senza avere alcuna costrizione che non sia lo stesso diritto da parte di un altro individuo. La propria libertà termina dove comincia quella degli altri e per questo considero il concetto di libertà alquanto relativo e soprattutto ambiguo. Relativo in quanto la libertà si relaziona, purtroppo anche oggi come ieri, alle gerarchie della società; da qui ambigua poiché  accade che, paradossalmente, la stessa idea di libertà venga limitata. Non esiste la libertà propriamente intesa ed è un bene altrimenti, si sfocerebbe nell’anarchia. Nella civiltà moderna si parla così tanto di libertà, quella stessa per cui tanto si è lottato e per cui ancora, ma invano, si continua a lottare e ora c’è da chiedersi in che modo si è davvero liberi. In nome della libertà, l’uomo si trova invischiato nella ragnatela della società; per questa libertà l’uomo è schiacciato dal consumismo, dal materialismo, dall’eccessiva libertà di informazione, tutte false necessità ma soprattutto dai valori del denaro e della violenza. L’uomo è senza saperlo diventato un burattino, un ingranaggio del meccanismo politico, economico, religioso. Si è portati ad essere liberi, ma per farlo, poiché è nella natura dell’uomo essere egoista, per ottenere il massimo della propria libertà, bisogna toglierla agli altri, facendo si che questi continuino a credere di essere liberi. Questo col tempo è diventato un circolo vizioso, un pensiero alla base di conflitti e divergenze. È la stessa idea di libertà che ha privato l’uomo della possibilità di averla. Oggi è questa la libertà che vige nel mondo e per quanto ipocrita possa essere, rimane l’unica libertà, quel sommo bene, di cui disponiamo.

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