L’apparenza - Studentville

L’apparenza

Saggio breve sull'apparenza, l'aspetto esteriore di cose e persone, sulla finzione.

SAGGIO BREVE SULL'APPARENZA

Vivere un’età in cui prevalgono le apparenze, dove la ragione ha lasciato il posto alla sostanzialità delle cose e quindi al loro aspetto esteriore, rende l’idea di una cultura contemporanea in declino basata principalmente sulle finzioni. Tutto questo perché siamo stati pian piano portati ad immedesimarci in stereotipi, costretti a seguire un preciso percorso di vita che ci conduce ad un mondo fatto di illusioni.
Un problema da affrontare è il processo di coinvolgimento operato sia dai mass media sia dalle pubblicità che influenzando l’opinione pubblica, portano ogni singolo individuo ad uniformarsi con un’intera massa; oramai, infatti, la gente, viene distinta per quel che mostra, per ciò che ha al di fuori e non per i valori interiori; quali l’intelletto, l’amore, la fede e la sincerità.

Oggi questi elementi possono essere archiviati perché superati, appartenenti al passato. Basti pensare all’illuminismo, un’epoca nella quale a prevalere erano spirito e mente, o al romanticismo dove il sentimento e la passione si imponevano a discapito di valori quali bellezza e immagine che vanno tanto di moda nel nostro contesto storico.
I tempi corrono senza freno portando con sé degli ideali più o meno positivi che si adattano al periodo in relazione al pensiero del popolo.
La credenza di affidarsi alle illusioni ci porta ad una realtà diversa positiva per alcuni aspetti, negativa per molti altri. Dal pensare di abbandonarsi della pura esteriorità del corpo, l’uomo potrebbe trarre vantaggio solo per poco tempo, mentre sviluppando la mente si ampliano gli orizzonti, si inizia a guardare il mondo con uno sguardo critico e razionale, imparando cosi a distinguere il bene dal male, il vero dal falso.

Per convincere la gente di ciò sono stati creati anche dei detti simpatici come “l’abito non fa il monaco,” cercando di indirizzare la gente verso nuovi interessi e  nuovi stimoli che non siano limitati soltanto alla forma, soprattutto ad approfondire le conoscenze e soddisfare interessi profondi.
Ma perché sempre più spesso ci troviamo a discutere della finitezza umana? Forse perché l’individuo non credendo nell’al di là, cerca di sfruttare tutte le possibilità che ha durante la vita terrena; infatti, si assiste sempre più spesso a follie come omicidi, suicidi, rapine ecc … spingendo l’uomo a considerarsi felice dopo aver compiuto un determinato atto, pur consapevole che successivamente non avrà altre possibilità.
Immaginare di ridurre la vita per concentrare i bei momenti in poco tempo è sbagliatissimo; ridursi a una esistenza prettamente materiale non sarebbe degno di un uomo che vuole raggiungere degli obiettivi importanti.
Un rimedio ci sarebbe, fare un salto nel passato e osservare come fosse possibile una vita incentrata sulla ragione. Un cambiamento o una rivoluzione: in qualche modo va fermato questo declino culturale; un aiuto ce lo può fornire solo l’intelletto. Dobbiamo svegliarci: quel che conta non è l’aspetto, ma l’essenza raggiungibile solo con degli ideali saldi e forti che ci aiuteranno sicuramente  a vivere in una maniera migliore.

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