Un avaro, avendo convertito in denaro tutti i suoi averi e avendo fatto un cumulo d’oro, lo seppellì in un luogo, avendo seppellito lì anche la sua anima e la mente: e giungendo di giorno, lo vedeva.
Uno dei lavoratori avendo custodito quello e avendo saputo l’accaduto, avendo scavato portò via il cumulo. Dopo queste cose, anche quello giungendo e vedendo il luogo vuoto, incominciò a lamentarsi e a strapparsi i capelli. Ma un tale vedendo quello che piangeva così e chiedendogli il motivo, disse: “ehi tu, non ti scoraggiare così: infatti non avendo l’oro, lo avevi. Infatti metti una pietra davanti l’oro, e pensa che tu hai l’oro. Infatti la pietra riempirà per te quel bisogno: non vedo infatti, quando c’era l’oro, che nell’oro ci sia la ricchezza”.
La favola dimostra che è meglio il possesso di niente che non utilizzare la ricchezza (Scholè 211)
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