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Nerva

Storia dell'imperatore Marco Cocceio Nerva.

Il contrasto fra il Senato, sempre geloso della sua tradizionale autorità, e Domiziano, che aveva sperato di dominarlo con la violenza e le persecuzioni, si chiuse con l'uccisione dell'imperatore. I senatori quindi non tollerarono che fosse attuata la designazione al trono fatta da Domiziano e nominarono imperatore una loro creatura, Marco Cocceio Nerva. Questi si trovò subito a disagio, dovendo da una parte accontentare l'aristocrazia e fronteggiare dall'altra la reazione dei pretoriani, legati alla memoria di Domiziano e desiderosi di vendicarne l'uccisione: il nuovo imperatore seppe però soddisfare con abilità le richieste dei pretoriani, condannando i complici della congiura.

Avendo poi compresa la necessità che ogni nuovo eletto al potere contasse su un esercito, adottò come suo successore un generale di grande capacità e autorità: Ulpio Traiano nativo della Spagna, il primo provinciale assurto all'Impero. Questo sistema determinava una provvida selezione, in quanto portava al comando uomini di provato valore, I quali garantendo ai senatori sicurezza di vita ne ottenevano in cambio collaborazione attiva nell'amministrazione dell'Impero.

Nerva volle governare d'accordo col Senato e col popolo: preoccupato dello squilibrio finanziario, nominò una commissione di cinque senatori preposta alle economie; abolì l'imposta personale dei Giudei; assicurò il nutrimento ai bambini poveri; riorganizzò la distribuzione del grano alla plebe di Roma. Mentre la damnatio memoriae aveva annullato tutti gli atti di Domiziano, Nerva confermò quelli aventi scopo di beneficenza e di liberalità, seguito da Traiano.

  • Storia Antica

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