Paragrafo 27 - Studentville

Paragrafo 27

Funerum nulla

ambitio: id solum observatur, ut corpora clarorum virorum certis lignis crementur. Struem rogi nec vestibus nec odoribus

cumulant: sua cuique arma, quorundam igni et equus adicitur. Sepulcrum caespes erigit: monumentorum arduum et operosum honorem

ut gravem defunctis aspernantur. Lamenta ac lacrimas cito, dolorem et tristitiam tarde ponunt. Feminis lugere honestum est,

viris meminisse.
Haec in commune de omnium Germanorum origine ac moribus accepimus: nunc singularum gentium instituta

ritusque, quatenus differant, quae nationes e Germania in Gallias commigraverint, expediam.

Versione tradotta

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funerali, niente sfarzo: tengono solo a che i corpi degli uomini importanti siano bruciati con legni speciali. Non gettano sul

rogo né vesti né profumi. Mettono vicino a ciascuno le sue armi e per qualcuno ardono nel rogo anche il cavallo. Erigono il

sepolcro con zolle di terra: rifiutano l'onore di monumenti massicci ed elaborati, come opprimenti per i defunti. Lasciano

presto lamenti e lacrime, tardi dolore e tristezza. Alle donne si addice piangere, agli uomini ricordare.
Questi dati

abbiamo raccolto sull'origine e i costumi dei Germani in generale; ora passo a trattare le istituzioni e i riti dei singoli

popoli con le loro specifiche differenze, indicando quali popoli siano passati dalla Germania nelle Gallie.

  • Letteratura Latina
  • Germania
  • Tacito

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