Relazione su una gita scolastica: traccia svolta - StudentVille

Relazione gita scolastica. Il tema

Relazione su una gita scolastica, per gli esami di terza media.

SCUOLA MEDIA, RELAZIONE GITA SCOLASTICA: TRACCIA

Leggi la relazione su una gita scolastica per la scuola media. Fai una relazione dettagliata di una visita d’istruzione (tra quelle fatte in questi tre anni), articolata nei seguenti punti:
1. l’argomento (qual è la meta dell’uscita)
2. le motivazioni e lo scopo
3. l’organizzazione
4. resoconto dell’uscita
5. valutazione dell’esperienza

RELAZIONE GITA SCOLASTICA: SVOLGIMENTO

Quest’anno ci hanno portato in gita d’ istruzione a Roccelletta di Borgia per visitare il parco archeologico che c’è lì.
E’ stata una giornata molto divertente e istruttiva prima di tutto perché siamo stati insieme fuori dalla scuola ma soprattutto perché ci hanno spiegato tantissime cose interessanti che io non sapevo e neanche i miei compagni.
Siamo partiti dal cortile della scuola con un autobus che ci ha portato direttamente a Borgia. Durante il viaggio, che in realtà è durato poco, ci siamo divertiti a cantare tutti insieme e io ero seduta vicino a Veronica.

Quando siamo arrivati siamo andati subito a visitare il parco.
C’era la guida che ci spiegava passo dopo passo tutto quello che stavamo vedendo, e io ho capito che quella è praticamente la rovina di un’intera città.
E’ stato molto bello immaginare come vivevano i romani un tempo e cercare di capire quali erano i loro usi e costumi.
Appena si entra nel parco una delle prime cose che si vedono è la vecchia Basilica romana, che è molto bella e ancora a guardarla si capisce che cosa era.
Poi ci sono tutte le strade con molti ulivi che sembra davvero di camminare per le strade di una città.

La cosa che mi è piaciuta di più però è stato visitare il teatro e l’anfiteatro.
Se non mi sbaglio, la guida ci ha spiegato che nel teatro venivano recitati gli spettacoli, le commedie e le tragedie, con attori solo uomini che portavano delle maschere per amplificare il volume della voce, dato che non c’erano i microfoni, mentre nell’anfiteatro si svolgevano i giochi, che si chiamavano giochi ma non erano divertenti per niente visto che in questo modo gli schiavi venivano uccisi spesso da animali feroci, oppure combattevano tra di loro.
Questa è sicuramente la cosa che mi ha impressionata di più di tutto il viaggio, perché è una cosa crudele e non mi piace pensare che la gente si divertiva a guardare gli altri morire.

Per la gente era un vero passatempo questo tipo di spettacolo. Io non ci sarei mai andata.
Però a parte questo tutto il resto è stato interessantissimo.
Ci hanno spiegato che la costruzione del teatro era fatta così proprio per far sentire a tutti quello che dicevano, che nella maggior parte degli spettacoli c’era il coro e anche da dove entravano e uscivano gli attori.
Mi è piaciuto molto.

Poi più in alto c’è un cimitero bizantino che mi è sembrato piuttosto piccolo.
Io in questo parco archeologico ci ero già stata con i miei genitori che sono molto appassionati di queste cose ma andarci con la scuola è stato molto più bello, primo perché ero piccola quando ci sono stata l’ultima volta e poi perché anche la nostra professoressa è stata molto brava a spiegarci le cose.

Quello che più mi ha colpito di questa esperienza è che secondo me abbiamo fatto bene ad andare a visitare una cosa così bella che abbiamo vicino a noi piuttosto che spostarci sempre tanto, perché tutti dicono che non abbiamo niente, invece io credo che le cose ce le abbiamo anche qui da noi solo che dobbiamo imparare a valorizzarle e le valorizziamo solo se impariamo a conoscerle per cui noi sin da piccoli dobbiamo andare visitarle.

Sono stata molto contenta di questa esperienza.

 

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