Saggio breve sulla Shoah: riflessioni sull'Olocausto - Studentville

Saggio breve sulla Shoah: riflessioni sull'Olocausto

Saggio breve sull?Olocausto e riflessioni sulla Shoah: esempio di saggio breve svolto per agevolare i tuoi compiti per la scuola in vista della Giornata della Memoria.
Saggio breve sulla Shoah: riflessioni sull'Olocausto
Saggio breve sull?Olocausto e riflessioni sulla Shoah: esempio di saggio breve svolto per agevolare i tuoi compiti per la scuola in vista della Giornata della Memoria.

SAGGIO BREVE SULLA SHOAH: RIFLESSIONI SULL’OLOCAUSTO

La giornata della Memoria serve per non dimenticare l’Olocausto e ciò che è stato compiuto durante la seconda guerra mondiale. Al contempo, è necessaria come testimonianza di una parte della storia che ci auguriamo non debba più ripresentarsi. È ovvio quindi e quasi banale pensare che il tuo prof. di italiano possa proporti di fare ed elaborare alcune riflessioni tramite un saggio breve.
Ti senti preparato ad affrontrare questa traccia? Se non lo sei, o lo sei in parte, stai tranquillo, ti aiutiamo noi. Oggi ti proponiamo un saggio breve sulla Shoah e sull’Olocausto, in modo che tu possa prendere spunto ed utilizzarlo come modello per sviluppare le tue riflessioni.

Non perderti: Saggio breve: come fare

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SAGGIO BREVE SULL'OLOCAUSTO: TITOLO E CONSEGNA

Dunque procediamo, ma non prima di ricordarti che per fare un saggio breve perfetto bisogna sempre tenere conto dei documenti e del materiale in allegato, perciò, prima di iniziare a scrivere, leggi attentamente tutte le fonti e poi procedi. Il nostro saggio verrà svolto direttamente, perciò cerca di prenderne spunto in base alla traccia fornita. Bene, possiamo iniziare:

  • Saggio breve sulla Shoah: riflessioni sull'Olocausto, Titolo: L’origine dell’odio: riflessionisull’Olocausto e la Shoah
  • Saggio breve sulla Shoah: riflessioni sull'Olocausto, Consegna: Rivista di storia

SAGGIO BREVE SULLA SHOAH: INTRODUZIONE

La prima operazione da fare è scrivere una bella introduzione: lIl termine Shoah nella lingua ebraica vuol indicare una catastrofe e ben presto il suo significato è entrato nel linguaggio di ognuno di noi per definire la sistematica, progressiva e inumana distruzione del popolo ebraico avvenuta tra la fine degli Anni Trenta ed il 1945.
Un altro termine ormai divenuto universale è Olocausto, usato in origine per i sacrifici religiosi e oggi sinonimo di sterminio degli Ebrei. Questi due termini rappresentano tutto l’orrore nazista e della storia ma sono uno spunto per fare alcune riflessioni di natura storica: i fatti prima di tutto, senza i quali non è possibile capire e giudicare.

ESEMPIO DI SAGGIO BREVE SULLA SHOAH: SVOLGIMENTO

Conoscere la storia quindi, perché quello che accaduto non si ripeta mai più. L’apice dell’orrore della questione ebraica fu l’atto finale di un lungo periodo di vessazioni e persecuzioni che sfociarono nelle atrocità dei lager e dei campi di concentramento, ma per capire fino in fondo bisogna partire necessariamente dal principio, da quando in effetti tutto è iniziato.
Come è noto, l’ideologia del Nazismo si basava in particolare sulla superiorità della razza da un punto di vista genetico: la razza ariana, per Hitler e i seguaci del suo partito, e non solo, era geneticamente quasi pura, al contrario, invece, di quella degli Ebrei (ma anche slavi, zingari ecc…) nettamente inferiore. Occorreva allora applicare un’epurazione di massa, affinchè scomparissero dalla faccia della terra. Questo razzismo cruento e inspiegabile, anche perché non supportato da ricerche scientifiche che potessero avvalorare che un genoma umano potesse effettivamente essere superiore (anzi, l’antropologia e la scienza oggi dimostrano che la mescolanza dei geni possa giovare all’arricchimento e alla rigenerazione del dna umano), aveva però spiegazioni più profonde. E diverse. Erano soprattutto motivazioni economiche a spingere il popolo nazista a cercare di eliminare quello ebreo, considerato responsabile delle continue crisi economiche che affliggevano la Germania. Perciò bisognava agire: le persecuzioni, sia fisiche che morali, si fecero sempre più pressanti nei confronti degli ebrei ma soprattutto più violente.
Con le Leggi di Norimberga del settembre 1935 gli Ebrei furono esclusi dal diritto di voto e dagli impieghi pubblici, dall’esercizio di professioni liberali, dal commercio, dalle banche e dall’editoria; furono vietati i matrimoni misti tra ebrei e tedeschi e dichiarati nulli quelli già celebrati; infine, vennero sequestrati i beni e il patrimonionio economico ai cittadini ebrei. Si concretizzò il grande progetto di eliminazione del popolo ebraico il cui apice si realizzò nella famosa Notte dei Cristalli: tra il 9 e il 10 novembre 1938 l’antisemitismo arrivò all’estremo, provocando morti, arresti, e deportazioni. I lager, aperti già nel 1933, finirono per essere colmi di ebrei.
Secondo calcoli approssimativi, durante il regime nazista furono deportati nei lager da otto a dieci milioni di individui tra ebrei, zingari, omosessuali, avversari politici, sacerdoti e testimoni di Geova, asociali e criminali politici. Ma dai campi di concentramento a quelli di sterminio di massa il passo fu breve. Il senso a tutto questo odio possiamo trovarlo nell’idea malsana di Hitler di eliminare definitivamente il popolo ebraico. Era questo lo scenario, quello della tanto ambita “soluzione finale”: fu così ordinato lo sterminio sistematico di tutti gli ebrei. Solo nell'inverno 1941/42 i gruppi operativi delle SS fucilarono 700.000 ebrei. Poi, nell'estate del 1942 furono allestiti in Polonia veri e propri campi di sterminio, che servivano solo per l'eliminazione fisica degli ebrei tramite camere a gas e forni crematori. Si calcola che la soluzione finale abbia provocato la morte di cinque/sei milioni di ebrei.
Come spiegare quindi ad un ragazzo di oggi cosa successe durante la seconda guerra mondiale? Come  testimoniare l’odio, le umiliazioni, il terrore e il dolore subito da milioni di persone? Numeri, immagini, pagine di libri possono documentare a fondo un sistema pensato da una mente criminale per annientare un intero popolo. Foto, parole, cifre testimoniano che se anche la storia del XX secolo ha avuto molti altri casi di discriminazioni razziali e etniche, quello della Shoah rimane un evento unico purtroppo, consumato nel silenzio fino alla scoperta dei lager.

RIFLESSIONI SULLA SHOAH: CONCLUSIONE DEL SAGGIO BREVE

Come spiegare quindi l’Olocausto? Con la memoria, per ricordare quelle vittime che nessuno ha voluto vedere e per commemorare coloro che sono stati perseguitati, uccisi, e trattati come inumani. Dimenticare significherebbe assolvere ma è impossibile davanti a tutto questo.
Riflettere allora sulla Shoah e conoscerne le cause che portarono a questa situazione terrificante è l’unico rimedio contro la paura e contro l’oblio. La storia insegna se la si conosce e se la riflessione su quello che è accaduto ci indigna e ci permette di andare avanti sapendo cosa è stato, cosa siamo stati capaci di fare e come possiamo rendere questo mondo migliore.

RIFLESSIONI SULLA SHOAH, TEMI SVOLTI E RISORSE PER LO STUDIO

Ecco altre tracce da cui prendere spunto per fare al meglio il tuo saggio breve:

Qui sotto invece ti proponiamo appunti per studiare meglio l'argomento: 

SAGGIO BREVE: GUIDE UTILI

Hai bisogno di qualche altro consiglio per fare un bel saggio breve? Leggi qui:

  • Tesine

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