Tema sull'8 marzo: riflessioni sulla festa della donna - StudentVille

Tema sull'8 marzo: riflessioni sulla festa della donna

Tema sulla Festa della Donna: una traccia svolta sull'8 marzo con riflessioni sulle origini di questa celebrazione e il significato che ricopre attualmente

TEMA SULL’8 MARZO: RIFLESSIONI SULLA FESTA DELLA DONNA

8 marzo 2023: la giornata dedicata alla Festa della Donna sta per arrivare, manca davvero poco. Se devi svolgere un tema sull’8 marzo ma non sai come parlare della festa delle donne niente paura: ecco un esempio svolto da cui puoi prendere spunto! In bocca al lupo!

Leggi la nostra maxi guida su Come scrivere un tema

TEMA SULLA FESTA DELLE DONNE: INTRODUZIONE

L’8 marzo si celebra la giornata internazionale della donna, durante la quale si dovrebbero ricordare non solo le conquiste raggiunte dalle donne ma anche le innumerevoli situazioni in cui queste si ritrovano, ancora oggi, a essere discriminate a causa della loro appartenenza di genere. Questa festa, che una leggenda metropolitana vuole legata a una strage avvenuta in una fabbrica tessile, ha un’origine molto importante: l’8 marzo 1917 in Russia vi fu una manifestazione guidata dalle donne, manifestazione che viene considerata l’inizio della rivoluzione d’ottobre. Tramite questa manifestazione veniva ricordato l’ideale dell’Internazionale, che voleva tutti i proletari e le proletarie del mondo uniti contro i padroni.

TEMA SULL’8 MARZO: SVOLGIMENTO

Verrebbe da pensare che in effetti ci vorrebbe, un’Internazionale delle donne: se negli anni ’60 e ’70 si è tanto parlato di femminismo (riprendendo temi e figure che possiamo ritrovare andando indietro nel tempo fino all’800) oggi questa sembra essere diventata una brutta parola. Il femminismo rivendicava pari diritti per uomini e donne, tuttavia oggi sembra che questo termine, dal quale ci si tiene alla larga arrivando a rivendicare la propria distanza da esso (“non sono una femminista!”), venga inteso in un altro senso, come un’affermazione di superiorità della donna rispetto all’uomo. Diventa allora una dichiarazione di una guerra diversa, non più allo status quo che voleva la donna sottomessa ma proprio ai singoli uomini: e chi si prenderebbe la responsabilità di fare una cosa simile, soprattutto considerato che ognuno di noi è circondato di uomini e donne ai quali vuole bene? D’altro canto, se consideriamo l’originario significato del termine qualcuno potrebbe obiettare che oggi, nel nostro mondo occidentale, le donne abbiano ben poco da rivendicare: in teoria sono ormai aperte alle donne tutte quelle carriere che originariamente erano appannaggio esclusivo degli uomini e non ci si aspetta più che solo le donne allevino i figli, restando magari a casa mentre l’uomo lavora e quando torna dà ordini. Tuttavia, mentre i ruoli delle donne nella società si sono moltiplicati rimane una domanda: quali sono quelli degli uomini? La donna di oggi infatti sembra debba avere il dono dell’ubiquità, in tutti i sensi: deve saper essere madre, lavoratrice, compagna, autonoma e contemporaneamente accettare “complimenti” più o meno sessualizzati (per non parlare poi delle molestie o delle violenze familiari): il corpo della donna è ancora alla mercé di chi vuole valutarlo, toccarlo, utilizzarlo per vendere, nonostante il fatto che si parli tanto di parità dei diritti. E’ vero che anche il corpo maschile viene utilizzato per vendere, tuttavia sembra che l’ottica con il quale questo viene guardato sia diverso: il modello propone un ideale di uomo sicuro, elegante, potente al volante della sua auto o irresistibile con il suo nuovo profumo mentre spesso (non sempre, ma spesso), la modella ha un mero ruolo di accompagnatrice dell’oggetto da vendere, di specchietto per attirare le allodole (maschi e femmine) il tempo necessario a farle comprare. Movimenti, collettivi e gruppi femministi esistono anche oggi e le battaglie per la parità dei diritti sono ancora portate avanti (un esempio potrebbe essere quello per le “quote rosa”, in politica ma anche nei consigli d’amministrazione), tuttavia nella generale confusione dei ruoli, mentre gli esseri umani occidentali si stanno forse lentamente risvegliando da un sogno in cui ognuno e ognuna basta a se stesso/a sembra quasi che alla donna venga richiesto di coprire uno spettro sempre più ampio di compiti mentre l’uomo, più insicuro che mai perché privato dalla storia del suo antico ruolo, fatica a trovarne uno nuovo producendo reazioni confuse, instabili e in alcuni casi violente proprio nei confronti di questa donna davanti alla quale non si riconosce.

TEMA SVOLTO SULLA FESTA DELLE DONNE: CONCLUSIONE

Concludendo, i festeggiamenti per la festa della donna si limitano sempre più spesso a uno sparuto mazzolino di mimose, quando va bene e forse quello che sarebbe opportuno fare a proposito di questa giornata sarebbe aprire momenti di discussione (anche nelle scuole) che invece di guardare al passato coinvolgano direttamente le giovani generazioni (e con questo intendiamo sia i ragazzi che le ragazze) in un ragionamento più ampio sui ruoli di genere nel XXI secolo.

8 MARZO: TUTTO SULLA FESTA DELLA DONNA

Ovviamente per festeggiare degnamente la festa della donna un tema non basta, ma uno speciale, magari, può esserti d’aiuto! Ecco quello che abbiamo preparato noi della redazione per l’8 marzo!

TEMI SVOLTI: TUTTO PER I COMPITI

Hai bisogno di qualche altro spunto per un tema? Ecco le nostre risorse:

  • Temi e Saggi

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti