Portata e regime di un fiume: differenza - StudentVille

Spiega la differenza tra portata e regime di un fiume

Portata e regime di un fiume, qual è la differenza? Un definizione chiara e semplice della distinzione fra i due parametri di stima delle acque fluviali.

Differenza tra portata e regime di un fiume

Stai studiando geografia e hai capito poco la differenza tra portata e regime di un fiume? Non ti rimane allora che dare una lettura al nostro riassunto in cui spiegheremo bene la differenza.

Cos’è la portata di un fiume

Si definisce PORTATA di un fiume il volume di acqua che passa attraverso una sezione trasversale del fiume nell’unità di tempo.
La portata varia nel tempo e in base ad essa si possono distinguere diverse situazioni: la MAGRA (nei periodi secchi, con poca acqua), la MORBIDA (nei periodi umidi, le acque si gonfiano per pioggia o per disgelo senza superare il livello di guardia) e la PIENA (con quantità eccezionali di acqua, tali da superare i livelli di guardia e da portare inondazione delle aree circostanti altrimenti asciutte).

Regime di un fiume, cos’è

L’insieme delle variazioni della portata durante l’anno è, invece, definito come REGIME di un fiume.
I fiumi possono essere a regime:

  • Alpino: maggiori portate in estate quando avviene lo scioglimento di neve e ghiaccio, portate regolari per il resto dell’anno.
  • Appenninico: sono alimentati solo da pioggie; le portate maggiori si hanno in primavera/autunno; in estate sono generalmente in magra. Il loro regime si dice torrentizio.
  • Mediterraneo: sono tipici dell’Italia meridionale, dove si hanno lunghe estati asciutte e inverni moderatamente piovosi; molti di questi corsi d’acqua sono fiumare.

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