Stima delle acque d'irrigazione - Studentville

Stima delle acque d'irrigazione

stima delle acque d'irrigazione

1. GENERALITA’ SULLE ACQUE

Le acque possono essere pubbliche o private. L’art. 1° del R. D. 11/12/1933 n° 1775 stabilisce che tutte le acque sorgenti, fluenti, e lacuali, anche se artificialmente estratte dal sotto suolo, le quali abbiano o acquistino attitudine ad usi di generale interesse. Sono private le acque che si raccolgono per la coltura da bacini naturali o artificiali esistenti nei fondi. Il proprietario di un’acqua privata ha il diritto di goderne e disporne in modo pieno ed esclusivo. Tra i limiti e gli obblighi, vi sono quelli dell’art. 910 c.c. relativi all’uso delle acque che attraversano un fondo , quelli dell’art. 911 c,c. relativi all’apertura di nuove sorgenti, quelli dell’art 840 c.c. circa l’uso del sottosuolo, nonché quelli delle leggi speciali per le acque sotterranee. Le acque pubbliche possono essere date in concessione ai privati dietro pagamento di un canone annuo allo Stato o alle Regioni. Il concessionario, chiamato utente, può essere un singolo proprietario fondiario,, un consorzio di proprietari o un imprenditore. Gli utenti hanno diritto di utilizzare l’acqua con gli obblighi  le limitazioni stabiliti dal disciplinare. Le acque posso servire per usi civili, industriali e agricoli.
Per acqua si intende sempre un flusso, cioè un corpo di d’acqua che scorre con una determinata portata e si rende disponibile con continuità. La portata dell’acqua irrigua si misura in moduli e relative frazioni decimali .
Per vendita di un’acqua  si intende la cessione permanente del diritto di proprietà (acque private).
Per affitto di un’acqua si intende la sua cessione temporanea dietro pagamento di un canone annuo

2. CONDIZIONI INFLUENTI SUL VALORE DELLE ACQUE IRRIGATORIE.
   IL MERCATO DELLE ACQUE

Il valore delle acque d’irrigazione dipende da condizioni estrinseche e da caratteristiche intrinseche.
Le condizioni estrinseche riguardano il clima della zona. Le caratteristiche intrinseche dell’acqua sono le sue proprietà fisiche e chimiche, che rendono l’acqua più o meno adatta alla funzione irrigua. Tra le caratteristiche più importanti ricordiamo:
– la temperatura: le acque migliori sono quelle relativamente calde.
– la torbidità: le acque  migliori sono quelle limpide.
– la salinità: le acque migliori sono quelle a bassa concentrazione salinica.
– la portata: può essere più o meno adeguata alla necessità di un fondo.

La compravendita delle acque è un evento più frequente dove nelle plaghe dove le acque abbondano è più raro dove scarseggiano.
A seconda delle condizioni, delle situazioni e della ragion pratica, la stima di un’acqua di irrigazione potrà essere fatta a valore di mercato, valore di capitalizzazione dei redditi o a valore di costo.

3. STIMA DEL VALORE DI MERCATO

La stima del valore di mercato può farsi con procedimento sintetico e parametrico. La similitudine delle acque va considerata con riguardo alle condizioni estrinseche e alle caratteristiche intrinseche, fra cui la portata, che può essere assunta come parametro.

4. STIMA DEL VALORE DI CAPITALIZZAZIONE DEI REDDITI

Perché il valore di capitalizzazione sia quello della sola acqua, occorre che il reddito sia al netto.
Il valore di capitalizzazione (Va) risulterà:

1. per acque private disponibili per un tempo illimitato:
Va = Ra/r
2. per acque pubbliche in concessione per un tempo limitato di n anni:
Va = Ra (1+r)n-1
        R(1+r)n

Il reddito prodotto dall’acqua impiegata direttamente nell’irrigazione di un fondo è dato dall’incremento di beneficio fondiario che l’acqua determina di per se, cioè al netto degli interessi annui sugli investimenti fondiari necessari per rendere possibile l’irrigazione (risistemazione del terreno, canalizzazioni, ecc). Sarà cioè:

Ra = Bf – Bf- – C r

I benefici fondiari vanno determinati con due distinti bilanci.
Il canone ordinario di affitto potrà determinarsi sulla base dei prezzi medi localmente richiesti dai fornitori privati di acque, o sulla base dei canoni praticati dai consorzi irrigui.

5. STIMA DEL VALORE DI COSTO

Il valore di costo è dato dalla somma delle spese necessarie per captare, derivare, accumulare e condurre l’acqua fino al punto di utilizzo. Il valore di costo dovrà comprendere , in questo caso, oltre alle spese di realizzazione dell’impianto, anche l’accumulazione iniziale, al saggio medio finanziario, di tutte le future spese per il mantenimento in funzione dell’impianto medesimo.

6. INDENNITA’ PER ESPROPRIAZIONE D’ACQUA

Il proprietario di un fondo irriguo, a cui venga espropriata totalmente o parzialmente l’acqua, subisce un danno corrispondente alla perdita di valore fondiario, l’equa indennità deve essere determinata a norma dell’art. 40 della legge 25/6/1865 n. 2359 .

7.  INDENNIZZO PER DEFICIENZA O USURPAZIONE D’ACQUA

Per deficienza d’acqua si intende un calo della portata. Se la deficienza si è verificata per causa naturale o per fatto altrui, il concedente è tenuto ad una proporzionale diminuzione del corrispettivo richiesto per la cessione . Se la deficienza si è verificata per negligenza dello stesso responsabile dei danni causati esso dovrà risarcirli.
L’usurpazione d’acqua è invece una sottrazione volontaria di portata. Il risarcimento è dovuto nella misura corrispondente alla disposizione dell’art. 1223 c.c. 

 

                              

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