Tesina: Il problema etico e l'intellettuale - Studentville

Tesina: Il problema etico e l'intellettuale

documento riguardante la figura dell'intellettuale e la sua evoluzione nel rapporto con il potere.

Tesina: Umanistica[br] Di: Giorgia S. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]LO SCIENZIATO DEL NOVECENTO: PAZZO OPPURE SAGGIO? “…oggi è il dovere del genio restare misconosciuto…” così lo scienziato Möbius apostrofa i suoi colleghi Einstein e Newton nel secondo atto de “I fisici” dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt. In quest’opera del 1962 l’autore affronta il problema attuale ancor oggi della responsabilità etica dello scienziato descrivendo perfettamente la condizione in cui egli versa in un secolo di grandi scoperte scientifiche come il Novecento. Möbius, il vero scienziato, giunto a scoperte fisiche inimmaginabili, decide di sua spontanea volontà di fingersi pazzo per essere rinchiuso nell’esclusivo sanatorio privato “Les Cerisiers”. Paradossalmente Möbius è lo scienziato che sceglie la libertà considerato che “Per lo meno [il manicomio] mi da la garanzia di non venir sfruttato da uomini politici” (da “I fisici”- Dürrenmatt atto II). La figura di scienziato che ne emerge è quella di un uomo dotato, oltre che di grande intelligenza, di uno spiccato senso della moralità. Proprio come il re Salomone, del quale Möbius denuncia di avere visioni, anch’egli è in possesso di una grande saggezza ma questa gli si rivela inutile, vista l’impossibilità di sfruttarla senza condizionamenti politici. Ed è per questo che lo scienziato fugge dalla realtà con indosso la maschera del folle, “pazzo eppure saggio, prigioniero eppure libero, fisico eppure innocente” (da “I fisici”- Dürrenmatt atto II), per evitare che sia il mondo stesso a diventare un manicomio, sovvertito da quelle stesse scoperte scientifiche che avrebbero dovuto migliorarlo. Tuttavia per ben comprendere come il rapporto tra intellettuale e potere sia giunto ad una tale frattura bisogna analizzarlo alla radice. Si noti come, soprattutto in età antica, questo non fosse conflittuale ma perfino di collaborazione. L’INTELLETTUALE E IL POTERE: POESIA NELLA CORTE ELLENISTICA È proprio ad Alessandria d’Egitto alla corte di Tolomeo Filadelfo, in età ellenistica (323 a.C-30 a.C), che nascono la biblioteca ed il museo, la filologia e le scienze. L’intellettuale che ha la fortuna di vivere in questo contesto dispone di innumerevoli risorse come strumentazione e parchi naturali. È il caso di Callimaco di Cirene (Libia) poeta della corte tolemaica vissuto nel III secolo a.C.

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