Tesina: Il Riscatto dell' Esistenza - Studentville

Tesina: Il Riscatto dell' Esistenza

il tema scelto é: il riscatto dell'esistenza.la mia intezione era quella di dimostrare come anche negli autori in cui domnina questo pessimismo di fondo,la vita continua ad offrire un varco, una speranza.

Tesina: Umanistica[br] Di: Daniela D. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br] Contesto storico L’Europa negli anni tra il ’20 ed il ’30 è ricca di fermenti e di realizzazioni. La guerra ed il dopoguerra hanno ormai messo in luce la crisi liberal-borghese, i cui valori non offrono più credibilità. Questo modello, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, aveva consentito l’allargamento della cittadinanza a classi e gruppi sociali prima di allora esclusi dalla partecipazione alla vita politica, estendendosi in gran parte dei Paesi Europei. Eventi come il trauma della guerra, le conseguenze della crisi economica, la disoccupazione, la paura suscitata dalla rivoluzione russa, la fragilità stessa di molti nuovi stati, portarono alla formazione di un nuovo tipo di regime: il regime autoritario di massa. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, i sistemi democratici e parlamentari erano diventati ormai un’eccezione ed in nazioni come la Germania e l’Italia, si stava affermando sempre di più questo tipo di regime; il Fascismo italiano e il Nazismo tedesco ne rappresentarono le più grandi teorizzazioni. In Germania, lo sciopero generale del 1918, l’inflazione, l’occupazione delle miniere della Rhur da parte dei francesi, alimentarono l’estremismo politico e il risentimento nei confronti delle istituzioni democratiche, le quali sembrarono incapaci di far fronte alla situazione. In Italia, la vecchia classe liberale, mette allo scoperto la sua vocazione autoritaria e pensa ad un uso strumentale del fascismo in funzione antisocialista: sarà lo stesso liberale Giolitti, nel 1921, a favorire (se pur indirettamente) l’avvento del regime fascista. Da questo momento in poi, la predicazione di Gobetti per una rivoluzione liberale, cade nel vuoto. Lo stesso Mussolini, con la creazione dell’Accademia d’Italia e le scuole di mistica fascista, cerca di legare al regime anche la cultura. Riviste come Solaria, scelgono una forma d’arte che non si compromette con la linea guida del governo, ma lo ignora; da ciò la scelta del vagheggiamento memoriale, la trasfigurazione del dato reale in una dimensione arcana e simbolica, il rifugio nel proprio io, la solitudine esistenziale, la ricerca di una parola essenziale e di rapporti analogici (sulla scia dei simbolisti francesi), che diventeranno le caratteristiche della “poesia nuova” di Montale.

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