Viviamo in un mondo libero, è questo che emerge da giornali, radio e televisione, al punto che dire “paese occidentale” è quasi sinonimo di libertà. Sì, è vero, abbiamo la libertà di voto, di culto, la libertà di esprimere le nostre opinioni, ma in realtà siamo schiavi di noi stessi e di tutto ciò che ci circonda.
Cosa significa in realtà dire: “sono un uomo libero”? Un uomo libero non è un uomo che vive accettando tutto ciò che la società gli offre, cedendo ai ricatti senza lottare per i suoi principi. È un controsenso parlare di libertà, quando la società è fatta di stereotipi, di ideali comuni. Basta prendere come esempio la moda. Ognuno di noi cerca di seguire la moda, di indossare vestiti firmati, ma perché seguiamo la moda? La nostra società non è basata su una scala di gerarchia che ci distingue per discendenza o per ricchezza o almeno non lo è apparentemente, perché in realtà siamo noi stessi che vogliamo distinguerci e la società ce lo permette. Quindi una persona ricca per distinguersi da chi ha meno possibilità va a comprare il vestito firmato; chi, invece, magari non se lo può permettere fa di tutto per non essere da meno degli altri. Queste persone, pur inconsapevolmente, sono schiave della società; in realtà lo siamo un po’ tutti perché la nostra società non ammette la diversità. Chi non veste alla moda, chi non segue le masse, viene giudicato e disprezzato e noi abbiamo paura di essere giudicati, di non essere accettati e per questo seguiamo tutto ciò che la massa ci propone.
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