Assunzioni scuola, via libera del governo per 65mila nuove posizioni

Assunzioni scuola, via libera del governo per 65mila nuove posizioni

Il 4 agosto 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che segna una svolta per il settore scolastico nazionale.
Assunzioni scuola, via libera del governo per 65mila nuove posizioni

Il 4 agosto 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che segna una svolta per il settore scolastico nazionale. Il provvedimento autorizza un ambizioso piano di assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/2026, coinvolgendo oltre 65.000 nuove unità di personale.

“Le assunzioni in tutte le categorie del personale scolastico rappresentano un segnale forte e concreto della volontà del Governo e del Ministero di investire sul futuro dell’istruzione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sottolineando come l’iniziativa miri a “dare stabilità al sistema scolastico, garantire continuità didattica agli studenti e valorizzare chi lavora ogni giorno nelle scuole italiane”.

I dettagli delle assunzioni

Il piano di assunzioni prevede la copertura di 65.000 nuove posizioni distribuite tra diverse categorie professionali. Nel dettaglio, saranno immessi in ruolo 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti (di cui 13.860 specializzati sul sostegno), 44 unità di personale educativo, 6.022 insegnanti di religione cattolica e 10.348 unità di personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario).

Particolarmente significativo risulta il riconoscimento di oltre 6.000 insegnanti di religione cattolica, una categoria che attendeva la stabilizzazione da oltre vent’anni. Come sottolineato dal Ministro Valditara, si tratta di “un atto di giustizia verso una categoria che ha atteso troppo a lungo il giusto riconoscimento del proprio ruolo educativo”.

Le implicazioni per il sistema scolastico

Le nuove immissioni in ruolo rappresentano una risposta strategica alle carenze strutturali del sistema educativo italiano. Con oltre 65.000 posizioni autorizzate, il decreto mira principalmente a colmare i vuoti lasciati dai pensionamenti, garantendo continuità didattica agli studenti e stabilità organizzativa agli istituti scolastici.

L’incremento di quasi 14.000 insegnanti di sostegno specializzati assume particolare rilevanza per l’inclusione scolastica. Come evidenziato dal Ministro Valditara, questa misura rappresenta “un passo fondamentale per garantire davvero il diritto allo studio agli studenti con disabilità”, beneficiando dell’aumento dell’organico di diritto previsto dall’ultima legge di bilancio e rafforzando il supporto educativo specializzato nelle scuole italiane.

Le criticità del processo concorsuale

I meccanismi concorsuali tradizionali per titoli ed esami presentano criticità significative che compromettono l’efficacia del piano di assunzioni. La lentezza e la complessità burocratica delle procedure hanno impedito negli ultimi anni di coprire tutte le cattedre effettivamente autorizzate, specialmente nelle regioni settentrionali.

Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, evidenzia questa problematica: “Negli ultimi anni sono state coperte solo una parte delle cattedre disponibili. Troppo lenti e farraginosi i meccanismi concorsuali per titoli ed esami”.

La proposta alternativa prevede di valorizzare le graduatorie esistenti, dando spazio a candidati che hanno dimostrato competenze concrete. Pittoni sottolinea: “Non più quindi solo il tradizionale concorso, bensì attenzione anche a merito e competenza”.

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