Booker Prize a David Szalay, il minimalismo narrativo di Nella carne conquista la giuria

Booker Prize a David Szalay, il minimalismo narrativo di Nella carne conquista la giuria

David Szalay vince il Booker Prize con Nella carne, un romanzo che utilizza lo spazio bianco e i silenzi come strumenti narrativi per raccontare quarant'anni di storia europea.
Booker Prize a David Szalay, il minimalismo narrativo di Nella carne conquista la giuria

Il Booker Prize rappresenta uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo per un singolo libro. Quando un autore vince questo premio, la sua carriera subisce una svolta immediata: le vendite crescono in modo significativo, il pubblico si amplia e l’opera conquista spazi nelle conversazioni culturali dell’anno.

Quest’anno l’attenzione si è concentrata su Nella carne (Flesh) di David Szalay, pubblicato in Italia da Adelphi. L’annuncio ha generato una risonanza notevole, confermando la capacità del Booker di orientare le scelte di lettura e di influenzare il mercato editoriale internazionale, rendendo accessibili titoli che altrimenti molti lettori non avrebbero scoperto.

Il romanzo vincitore: Nella carne di David Szalay

Il protagonista è István, un uomo la cui esistenza attraversa quarant’anni di storia europea. Il percorso parte dall’Ungheria comunista, prosegue nella Londra post-Cortina di ferro e riporta il personaggio nel suo Paese d’origine mentre il continente cambia radicalmente.

Sullo sfondo si dispiegano eventi chiave: la caduta della Cortina di ferro, la pandemia, le trasformazioni dell’ex blocco sovietico e le tensioni internazionali degli ultimi decenni.

István si muove sospinto da forze più grandi di lui. Da un lato le dinamiche geopolitiche lo manipolano come un burattino, dall’altro le pulsioni istintive guidano la sua “carne” e alterano il corso della sua vita. Il contrasto tra l’intensità degli eventi e l’impassibilità del protagonista emerge con chiarezza: di fronte ai momenti più carichi, István risponde con un laconico “Okay” che diventa cifra caratteriale.

Il romanzo intreccia biografia individuale e macro-storia senza cedere alla retorica. La narrazione registra il conflitto tra storia collettiva e pulsioni personali, mostrando come l’individuo reagisca a pressioni esterne e interne senza enfasi.

Le motivazioni della giuria: minimalismo e silenzi come architettura

La giuria del Booker Prize ha dichiarato di non aver mai incontrato un’opera simile. Nella carne si presenta come un romanzo cupo in molti passaggi, eppure riesce a trasformarsi in un’esperienza di lettura capace di generare piacere e coinvolgimento.

L’elemento distintivo risiede nell’uso deliberato dello spazio bianco: Szalay costruisce il racconto attraverso pause, omissioni e silenzi, affidando al non detto la responsabilità di far emergere il personaggio. È proprio in ciò che manca che il lettore impara a conoscere István.

I giudici hanno sottolineato quattro aspetti determinanti:

  • L’uso eccezionale dello spazio bianco e dei silenzi come strumenti narrativi
  • Uno stile essenziale, pulito e al contempo potente
  • La capacità di coinvolgere attivamente il lettore nella costruzione psicologica del protagonista
  • Un ritratto autentico della stranezza della vita

Questo approccio minimalista fa sì che ogni parola assuma peso e significato, ma rende altrettanto importanti gli spazi tra le parole.

L’architettura narrativa diventa così un dispositivo interpretativo: il lettore deve riempire i vuoti, inferire emozioni, ricostruire passaggi che l’autore sceglie di non esplicitare. La forma minimalista non è semplice economia espressiva, ma scelta progettuale che influenza direttamente la percezione e il coinvolgimento.

La giuria ha riconosciuto in questa strategia stilistica un’originalità capace di distinguere il romanzo per profondità e impatto, premiando un progetto che fa della sottrazione il proprio punto di forza narrativo.

Il valore del premio e il precedente recente

Il Booker Prize prevede un riconoscimento economico di cinquantamila sterline, cifra che si affianca al prestigio del premio e contribuisce a consolidare la carriera degli autori premiati. Questo importo, sommato alla visibilità internazionale garantita dal riconoscimento, rappresenta un elemento concreto di rilancio professionale.

L’anno precedente il premio era stato assegnato a Orbital di Samantha Harvey, titolo che aveva ottenuto ampia attenzione nei circuiti culturali e editoriali internazionali.

Le letture correlate per studenti

Accanto al vincitore del Booker Prize, la fonte suggerisce diversi percorsi tematici utili per ampliare il panorama di lettura: dai titoli più regalati dell’anno ai volumi più richiesti nelle biblioteche, dalle saghe familiari ai romanzi d’autunno che scaldano il cuore. Questi consigli rappresentano piste concrete per orientare scelte personali, permettendo di accostare al minimalismo di Szalay narrazioni più ampie o di esplorare generi differenti in base a curiosità ed esigenze individuali.

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