Carta del docente, residuo annualità 2023/24: scadenza e strumenti di spesa

Carta del docente, residuo annualità 2023/24: scadenza e strumenti di spesa

La normativa ministeriale stabilisce il 31 agosto 2025 come termine ultimo per utilizzare il residuo della carta del docente relativo all'annualità 2023/24.
Carta del docente, residuo annualità 2023/24: scadenza e strumenti di spesa

La normativa ministeriale stabilisce il 31 agosto 2025 come termine ultimo per utilizzare il residuo della carta del docente relativo all’annualità 2023/24. I fondi non spesi entro questa scadenza, prevista per le ore 18:00, andranno definitivamente persi.

Durante le prime due settimane di settembre si verificherà il consueto blocco tecnico della piattaforma per l’aggiornamento del sistema e la transizione al nuovo anno scolastico.

Gli strumenti di accesso e il monitoraggio del bonus

L’accesso ai fondi della carta del docente avviene esclusivamente tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che garantisce l’autenticazione sicura sulla piattaforma ministeriale dedicata. Una volta effettuato l’accesso, i docenti possono visualizzare il proprio borsellino elettronico e consultare sia l’importo disponibile per l’anno scolastico corrente sia eventuali buoni non validati dell’annualità precedente.

Per un monitoraggio dettagliato delle transazioni, è disponibile la funzione “storico portafoglio”, che permette di tracciare tutte le operazioni effettuate e verificare la composizione del credito residuo. Il sistema si aggiorna automaticamente durante la transizione tra anni scolastici.

I criteri e le modalità di spesa ammessi

La carta del docente consente l’acquisto di libri e testi in formato cartaceo o digitale, pubblicazioni e riviste per l’aggiornamento professionale. Per l’hardware e software sono esclusi smartphone, fotocamere, videocamere, videoproiettori, memorie USB, stampanti e cartucce toner.

Sono ammesse le iscrizioni a corsi di aggiornamento presso enti accreditati dal ministero, corsi di laurea specialistica, master universitari e corsi post-lauream inerenti al profilo professionale.

I fondi coprono titoli di accesso per rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musei, mostre ed eventi culturali. Tutte le iniziative devono risultare coerenti con il piano triennale dell’offerta formativa.

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