Concorso PNRR2, lo sfogo dei docenti idonei 2023: "Siamo i dannati della scuola" - Studentville

Concorso PNRR2, lo sfogo dei docenti idonei 2023: "Siamo i dannati della scuola"

Lo sfogo di un insegnante precario e "idoneo" del PNRR1 attuato nel 2023. Luigi Sofia: "I precari della scuola sono come i dannati del canto III dell’Inferno, senza infamia e senza lode".
Concorso PNRR2, lo sfogo dei docenti idonei 2023:

Lo sfogo degli insegnanti precari

Non riescono ad uscire dal “girone” moltissimi docenti precari che hanno regolarmente completato le prove del PNRR1 del 2023 raggiungendo così “l’idoneità”. Al momento, gli stessi sono costretti a sostenere le altre prove del PNRR2, viste le continue e “incerte” procedure per le immissioni di ruolo, mai confermate.

A tal proposito, si sono fatti sentire i sindacati e molti docenti precari, ecco che cosa hanno detto in merito al loro percorso, denominato un vero e proprio “calvario”.

Le dichiarazioni dei “portavoce”

Sono molti gli sfoghi degli insegnanti che hanno conseguito con successo i test del PNRR1, idonei quindi all’immissione di ruolo, ma non ancora confermati per l’esercizio.

In merito a ciò, un docente di nome Luigi Sofia, portavoce degli “idonei del Concorso PNRR1 del 2023“, ha rilasciato dichiarazioni importanti, esprimendo dissenso e sconforto:

“C’è un girone dell’Inferno che Dante non visitò, ma che ogni precario della scuola conosce bene: è il girone dei docenti precari, anime e condannate a un eterno Purgatorio fatto di GPS, concorsi superati mai riconosciuti e contratti a termine, sempre in bilico tra la speranza di stabilità e la certezza della precarietà”.

Lo stesso Luigi ha espresso chiaramente la sua delusione nelle procedure per l’immissione di ruolo, colme di incertezze, quiz a crocette, trabocchetti ministeriali e percorsi non meritocratici nei confronti dei candidati, volenterosi di intraprendere la professione di insegnante.

Inoltre, l’uomo ha chiaramente evidenziato che gli stessi docenti precari sono in una situazione drammatica, che spinge gli stessi a “scontrarsi” tra loro, in una lotta senza fine, fatta di proteste e numerosi scioperi.

Anche i sindacati hanno cercato di mettere in evidenza le negatività del contorto “gioco dell’oca” in cui sono immischiati numerosi (troppi) docenti precari, ritenuti idonei per aver superato il PNRR1 del 2023.

Le altre dichiarazioni di Luigi Sofia e la “determinazione” dei precari

In merito alla triste condizione di numerosi maestri e professori precari, Luigi ha aggiunto nel lungo sfogo sulla sua situazione “formativa” e professionale:

“I precari della scuola sono come i dannati del canto III dell’Inferno: coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo, non perché privi di valore, ma perché condannati a una vita di incertezze imposte da un sistema che li usa e li getta, come la carta igienica tanto per essere chiari, senza mai riconoscere il loro ruolo fondamentale”.

Comunque, la determinazione e il “coraggio” di questi docenti non mancano, poiché lo stesso Luigi ha concluso con queste parole il suo discorso di “protesta”:

“Come anime ribelli, i precari non si arrendono. Perché, al di là delle crocette e delle ingiustizie, sanno di essere molto più di un elenco non graduato: sono insegnanti, educatori, persone che hanno un valore ma non un prezzo. Sono coloro che tengono in piedi la scuola pubblica, nonostante tutto. Che abbia inizio la discesa nell’Inferno delle prove scritte già superate. Ma se c’è una cosa che questi docenti conoscono bene, è la resistenza. Anche tra le fiamme dell’ingiustizia, nonostante l’inferno, non smetteranno di lottare”.

Rimane ancora aperto, in conclusione, il caso dei “docenti esclusi del PNRR1“, i quali saranno costretti a “subire” le altre prove previste dal PNRR2. Chissà se tra qualche tempo questa situazione troverà una fine.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti