Consenso informato dei genitori per la sessualità a scuola: il ddl approvato alla Camera

Consenso informato dei genitori per la sessualità a scuola: il DDL approvato alla Camera

La Camera approva il disegno di legge che introduce il consenso informato dei genitori per affrontare temi di sessualità nelle scuole secondarie.
Consenso informato dei genitori per la sessualità a scuola: il DDL approvato alla Camera

Il 3 dicembre scorso la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura un disegno di legge che introduce il consenso informato dei genitori per affrontare temi di sessualità nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il provvedimento, ora all’esame del Senato, prevede anche un divieto esplicito di trattare questi argomenti nella scuola dell’infanzia e nella primaria, salvo quanto previsto dalle indicazioni nazionali.

La cronologia alla Camera

L’approvazione in prima lettura è avvenuta il 3 dicembre. Il testo è stato successivamente trasmesso al Senato per l’esame in seconda lettura, avviando così l’iter parlamentare nel ramo successivo.

Il disegno di legge si trova ancora in itinere e potrebbe subire modifiche durante il passaggio a Palazzo Madama. La distinzione tra ordini di scuola rappresenta l’elemento centrale del provvedimento: da un lato il consenso preventivo dei genitori per le secondarie, dall’altro il vincolo curricolare rigoroso per infanzia e primaria.

Le misure per infanzia e primaria: divieto oltre le indicazioni nazionali

Il disegno di legge introduce un divieto esplicito per la scuola dell’infanzia e la primaria: non è consentito affrontare temi di sessualità al di fuori delle indicazioni nazionali. Il perimetro curricolare definisce dunque il limite operativo entro cui possono svolgersi attività su questi argomenti nei primi cicli scolastici.

Le indicazioni nazionali riformate da Valditara: decorrenza

Le indicazioni nazionali sono state riformate dal ministro Giuseppe Valditara e entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico. Questo aggiornamento rappresenta il quadro di riferimento vincolante per stabilire quali contenuti possono essere trattati con gli alunni più piccoli.

Il consenso dei genitori alle secondarie: ambiti e condizioni

Il disegno di legge introduce il consenso informato dei genitori come requisito necessario per affrontare temi di sessualità nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. La misura si applica quando gli istituti intendono proporre attività o percorsi informativi su tematiche legate alla sfera sessuale, differenziando nettamente il trattamento riservato ai cicli superiori rispetto all’infanzia e alla primaria.

Per le secondarie, il provvedimento prevede che i genitori debbano essere preventivamente informati e chiamati a esprimere il proprio consenso prima che gli studenti possano partecipare a tali iniziative. Il meccanismo riguarda entrambi i livelli delle secondarie: le medie e le superiori. Nei cicli inferiori, invece, non è previsto alcun consenso, poiché le attività restano vietate se non incluse nelle indicazioni nazionali riformate.

La distinzione tra ordini scolastici si fonda su una logica progressiva: nei primi anni del percorso educativo, il limite è rappresentato dai programmi ufficiali; nelle secondarie, si introduce uno strumento di coinvolgimento delle famiglie che conferisce ai genitori un ruolo decisionale diretto.

Le prossime tappe: l’esame in Senato e le possibili modifiche

Il disegno di legge si trova ora all’esame del Senato, dove il testo approvato dalla Camera sarà sottoposto a un nuovo iter di valutazione. La natura in itinere del provvedimento implica che le disposizioni attualmente contenute nel ddl non sono ancora definitive e potrebbero subire modifiche durante la discussione parlamentare.

Il confronto in commissione e in aula al Senato rappresenta un passaggio determinante per l’assetto finale delle norme sul consenso informato e sui limiti alle attività nelle scuole. Le eventuali modifiche apportate dal Senato richiederanno un ulteriore passaggio alla Camera per la definitiva approvazione, allungando i tempi di entrata in vigore delle misure.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti