Decreto da 35 milioni per i licei musicali e coreutici: Valditara investe nell'inclusione

Decreto da 35 milioni per i licei musicali e coreutici: Valditara investe nell'inclusione

Il Ministro Valditara ha firmato un decreto da 35 milioni di euro per potenziare i laboratori di tutti i Licei musicali e coreutici italiani.
Decreto da 35 milioni per i licei musicali e coreutici: Valditara investe nell'inclusione

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato la firma di un decreto da 35 milioni di euro destinato al potenziamento dei laboratori di tutti i Licei musicali e coreutici italiani. L’intervento rappresenta un investimento significativo volto a migliorare le strutture e le dotazioni di questi istituti, in coerenza con il rilievo attribuito alla formazione artistica nel sistema scolastico nazionale.

“Ho firmato oggi un importante decreto da 35 milioni per potenziare i laboratori di tutti i Licei musicali e coreutici”, ha dichiarato il Ministro, sottolineando la portata dell’iniziativa. Il provvedimento si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione dell’offerta formativa di questi indirizzi, riconoscendone il ruolo specifico nella crescita educativa degli studenti e nell’ampliamento delle opportunità di apprendimento artistico.

Il valore educativo della musica secondo il ministero

L’investimento si fonda sulla convinzione che la musica svolga un ruolo cruciale nella crescita degli studenti, andando oltre l’aspetto puramente didattico. Il Ministro Valditara ha illustrato i benefici che la pratica musicale apporta alla comunità scolastica: “La musica rappresenta un patrimonio di emozioni capace di stimolare le sensibilità individuali e di valorizzare i talenti degli studenti”.

L’approccio ministeriale collega la dimensione artistica ed emotiva a ricadute concrete sul piano educativo. La musica favorisce l’inclusione degli studenti e contribuisce attivamente a contrastare la dispersione scolastica, fenomeno che continua a rappresentare una criticità del sistema formativo italiano.

L’obiettivo è superare una visione strettamente curriculare per valorizzare il contributo dell’educazione musicale alla crescita complessiva dei giovani.

Le misure già avviate: dalla primaria all’orchestra nazionale

Il decreto si inserisce in una strategia articolata di iniziative già in corso. Tra le misure più rilevanti, l’introduzione dello studio della storia della musica fin dalla scuola primaria rappresenta un ampliamento significativo dell’offerta formativa nei primi anni di istruzione.

Un momento simbolico di questo percorso è stato il debutto dell’Orchestra nazionale dei Licei musicali, avvenuto in Vaticano il 30 ottobre 2025 durante il Giubileo del mondo educativo. L’evento ha dato visibilità internazionale alla qualità della formazione musicale nelle scuole italiane.

Il ministero ha inoltre firmato un Protocollo d’intesa con il Coro dell’Antoniano, consolidando collaborazioni istituzionali di lungo periodo. Completa il quadro la programmazione di un’edizione di Scuola Futura a Sanremo, interamente dedicata alla musica, che offrirà momenti di formazione e confronto.

Le finalità dichiarate e la continuità dell’impegno

Il Ministro Valditara ha riassunto il senso complessivo dell’intervento sottolineando che si tratta di “un impegno che continua nella convinzione che la musica possa contribuire in modo importante alla crescita dei nostri giovani”. La dichiarazione colloca il decreto da 35 milioni all’interno di una strategia più ampia, volta a rafforzare sistematicamente la presenza della formazione musicale a scuola.

L’obiettivo perseguito dal Ministero non si limita al potenziamento infrastrutturale, ma mira a consolidare un approccio educativo in cui la musica diventi strumento strutturale di crescita, inclusione e contrasto alla dispersione scolastica.

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