Con il decreto Maturità, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) hanno assunto ufficialmente la denominazione di “formazione scuola lavoro”. Il restyling non è soltanto nominale: la nuova etichetta rispecchia più da vicino la finalità formativa dei percorsi, sganciandosi da una sigla che nel tempo aveva generato confusione e critiche.
Il cambio rappresenta il primo tassello di una strategia più ampia volta a rafforzare la protezione degli studenti impegnati in esperienze professionalizzanti. La nuova terminologia si colloca in un quadro normativo che, nelle settimane successive, è stato completato dall’estensione delle tutele assicurative disposte dal decreto Sicurezza. In questo modo, il legislatore ha operato una revisione sia formale sia sostanziale, collegando il restyling del nome all’introduzione di garanzie più solide per chi partecipa alle attività.
La copertura Inail in itinere estesa agli studenti
Il decreto Sicurezza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre, estende agli studenti impegnati nella formazione scuola lavoro la tutela Inail per gli infortuni in itinere. La misura copre il tragitto tra l’abitazione dello studente, o altro eventuale domicilio, e l’azienda o il luogo in cui si svolge l’attività formativa.
In questo modo si completa il quadro delle protezioni assicurative legate ai percorsi, allineando il regime riconosciuto agli allievi a quello già previsto per i docenti e, più in generale, per i lavoratori dipendenti. Prima di questo intervento, la copertura assicurativa per gli studenti si limitava agli infortuni occorsi durante lo svolgimento delle attività formative vere e proprie, lasciando scoperto il momento dello spostamento.
La nuova disposizione colma questa lacuna e rafforza la tutela personale degli allievi coinvolti nei percorsi di alternanza tra scuola e mondo del lavoro.
Le esclusioni: attività nelle aziende a rischio
Il decreto Sicurezza prevede una clausola di esclusione che delimita il perimetro applicativo dei percorsi di formazione scuola lavoro. Le attività formative non possono svolgersi in aziende classificate a rischio, una disposizione introdotta per motivi di prevenzione e tutela dell’incolumità degli studenti.
La misura opera come filtro nella selezione dei contesti ospitanti, imponendo alle scuole una verifica preliminare sui profili di sicurezza delle imprese coinvolte. L’esclusione si configura come elemento complementare alla copertura Inail in itinere: mentre quest’ultima protegge gli spostamenti, la prima limita l’accesso ai luoghi di lavoro potenzialmente pericolosi.
La norma rafforza il principio secondo cui la formazione deve coniugare esperienza pratica e protezione. Le istituzioni scolastiche sono chiamate a valutare attentamente le partnership con le realtà produttive, escludendo quelle che presentano condizioni oggettive di rischio per i giovani partecipanti ai percorsi formativi.
Le ricadute per scuole, studenti e famiglie
L’estensione della copertura Inail al tragitto casa-azienda rafforza la protezione degli studenti impegnati in formazione scuola lavoro. La tutela in itinere, equiparata a quella dei docenti, garantisce assistenza durante gli spostamenti quotidiani, aumentando la sicurezza percepita dalle famiglie.
Le scuole devono ora verificare con maggiore attenzione i contesti ospitanti, escludendo le aziende a rischio. Questa clausola richiede una selezione accurata dei partner formativi, orientando i percorsi verso ambienti sicuri e conformi alle nuove disposizioni.
La ridenominazione in “formazione scuola lavoro” e il rafforzamento assicurativo definiscono un quadro più chiaro per la pianificazione didattica, semplificando la comunicazione tra istituti, imprese e nuclei familiari coinvolti.