Esame di terza media da rifare presso un istituto comprensivo

Esame di terza media da rifare: il caso del tema già svolto scuote l'istituto comprensivo

Una situazione senza precedenti ha coinvolto un istituto comprensivo, costringendo 125 studenti a ripetere l'esame di italiano per irregolarità.
Esame di terza media da rifare: il caso del tema già svolto scuote l'istituto comprensivo

Una situazione senza precedenti ha coinvolto un istituto comprensivo dove 125 studenti di terza media sono stati costretti a ripetere la prova scritta di italiano dell’esame di Stato. L’evento straordinario è emerso quando uno degli alunni ha confessato che la traccia proposta per l’esame era già stata utilizzata durante l’anno scolastico come simulazione.

La scoperta ha messo in discussione la validità dell’intera prova, creando un caso che ha scosso profondamente la comunità scolastica e le famiglie coinvolte.

La decisione della commissione per tutelare l’esame

La presidente della Commissione ha preso una decisione drastica ma necessaria per garantire la validità dell’esame. La scelta di far ripetere la prova è stata motivata da “ragioni di trasparenza” e dalla volontà di tutelare “la regolarità e la validità dell’esame ma anche per il bene e la tranquillità degli alunni”.

La commissione ha agito seguendo il principio di legalità ed equità, assumendosi tutte le responsabilità necessarie. Il meccanismo dell’esame prevede che ogni studente scelga una tra tre tracce proposte dai docenti: una dedicata al testo narrativo o descrittivo, una per il testo argomentativo e una terza con domande specifiche da sviluppare.

L’indagine interna della scuola

La confessione spontanea di un alunno ha innescato il meccanismo che ha portato alla scoperta dell’irregolarità. Il ragazzo ha ammesso di aver già affrontato quella specifica traccia durante una simulazione svolta nel corso dell’anno scolastico, rendendo inevitabile l’intervento della commissione.

La dirigente scolastica ha immediatamente avviato un’indagine interna per ricostruire nei dettagli l’accaduto e individuare le responsabilità. “Farò sicuramente un approfondimento e un’istruttoria”, ha dichiarato, precisando però di escludere categoricamente l’intenzionalità di dolo. L’episodio è stato classificato come un “errore materiale” dovuto a negligenza umana.

La reazione dei genitori è stata sostanzialmente di accettazione, nonostante molti abbiano giudicato la decisione “drastica”. Solo alcuni hanno manifestato perplessità, ma nessuno ha presentato ricorsi formali o esposti. Gli studenti coinvolti hanno mostrato rassegnazione di fronte alla necessità di ripetere la prova.

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