GPS 2026/2028, le novità dell'ordinanza: ripescaggio, sanzioni più severe e obbligo di conferma

GPS 2026/2028, quando riaprono le graduatorie? Ecco le ultime novità

Il Ministero dell'Istruzione anticipa i tempi per l'aggiornamento delle GPS 2026/2028. Previsti ripescaggio docenti, sanzioni più dure e obbligo di conferma.
GPS 2026/2028, quando riaprono le graduatorie? Ecco le ultime novità

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito ai sindacati, nell’incontro dell’11 novembre scorso, le prime indicazioni sull’ordinanza ministeriale che regolerà l’aggiornamento delle GPS e delle graduatorie d’istituto per il biennio 2026/2028, oltre al conferimento delle supplenze del personale docente.

Il Ministro ha manifestato la volontà di anticipare i tempi rispetto ai precedenti aggiornamenti, senza tuttavia fornire una data precisa. Le ipotesi circolate indicano una possibile emanazione entro marzo, ma si tratta di una scadenza puramente orientativa e non vincolante. L’obiettivo dichiarato è rendere più agevoli le procedure amministrative e i relativi controlli, riducendo i margini di incertezza per gli aspiranti docenti.

Le iscrizioni in prima fascia

La prima fascia delle GPS si rivolge innanzitutto ai docenti già abilitati che desiderano aggiornare il proprio punteggio o cambiare provincia di inserimento. Possono presentare domanda anche coloro che hanno conseguito l’abilitazione per la prima volta dopo l’ultimo aggiornamento delle graduatorie.

Rientrano nella prima fascia pure i docenti iscritti negli elenchi aggiuntivi e chi ha ottenuto il titolo di specializzazione sul sostegno. L’accesso a questa fascia rappresenta un’opportunità rilevante per consolidare la propria posizione in graduatoria e aumentare le possibilità di ottenere incarichi di supplenza annuali o al termine delle attività didattiche.

Le iscrizioni in seconda fascia

L’accesso alla seconda fascia delle GPS è riservato a chi possiede un titolo di studio idoneo per l’insegnamento ma non ancora l’abilitazione. Rientrano in questa categoria i docenti in possesso di laurea magistrale o diploma accademico validi per una specifica classe di concorso, coloro che hanno conseguito il titolo di studio all’estero purché riconosciuto in Italia, e i docenti che abbiano svolto almeno tre anni di servizio sul sostegno senza il titolo di specializzazione nel grado scolastico di riferimento.

Quest’ultimo requisito rappresenta una specificità rilevante, consentendo l’ingresso anche a chi abbia maturato esperienza pratica prolungata nell’insegnamento di sostegno senza aver completato il percorso formativo specialistico.

Le modifiche attese nell’ordinanza 2026/2028

L’ordinanza per il biennio 2026/2028 dovrebbe introdurre diverse novità operative, secondo quanto anticipato da Attilio Varengo, segretario nazionale della CISL Scuola, durante la diretta del 12 novembre. Si tratta di indicazioni ancora non ufficiali, in attesa della pubblicazione del testo definitivo.

Tra le misure attese figura il ripescaggio dei docenti che, pur avendo espresso preferenze in turno di nomina, non abbiano ottenuto incarichi: nei turni successivi potrebbero essere richiamati per disponibilità su preferenze già indicate, senza essere considerati rinunciatari. Parallelamente, è previsto un irrigidimento delle sanzioni, che non varranno più solo per l’anno scolastico di riferimento ma per l’intero periodo di validità delle graduatorie.

Gli ambiti territoriali avranno il compito di aggregare gli spezzoni orari disponibili per formare il maggior numero possibile di cattedre e posti orario completi. Sarà inoltre obbligatorio confermare la propria presenza nelle GPS presentando domanda: chi non conferma e non presenta domanda per le 150 scuole per l’anno 2026/27 verrà cancellato dalle graduatorie.

Altra novità attesa riguarda il completamento degli spezzoni mediante frazionamento dei posti in deroga e la possibilità di inserirsi con riserva per chi consegua abilitazione o specializzazione dopo la scadenza delle domande. Il servizio sul sostegno svolto dai docenti ITP sarà equiparato a quello dei laureati, mentre i titoli informatici verranno riconosciuti solo se accreditati da ACCREDIA.

Le conseguenze operative per supplenze e domande

Le novità attese introducono diversi cambiamenti nella gestione pratica delle supplenze. Il meccanismo di ripescaggio consentirà ai docenti rimasti senza incarico su preferenze già espresse di essere riconvocati nei turni successivi, evitando la qualifica automatica di rinunciatari. L’obbligo di conferma tramite domanda diventa vincolante: chi non presenterà né la conferma né la domanda per le 150 scuole per il 2026/27 verrà cancellato dalle GPS.

Le aggregazioni di spezzoni orari, affidate agli ambiti territoriali, punteranno a massimizzare la creazione di cattedre intere o posti orari consistenti, ottimizzando le disponibilità. L’inserimento con riserva permetterà di includere chi consegue abilitazione o specializzazione dopo la scadenza delle domande, garantendo maggiore flessibilità. I titoli informatici saranno riconosciuti solo se certificati ACCREDIA, rafforzando i criteri di validità.

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