Autogestione a scuola: regolamento e idee - Studentville
Autogestione a scuola: regolamento e idee

Autogestione a scuola: regolamento e idee

Autogestione a scuola idee e regole da seguire: come funziona e come organizzarsi nel rispetto del regolamento scolastico.

AUTOGESTIONE A SCUOLA: REGOLAMENTO E IDEE. Come bisogna fare per organizzare una buona autogestione? Già, anche in questo caso ci sono delle regole bene precise da seguire, perciò conviene approfondire questo nostro articolo per indirizzarvi verso una gestione consapevole e democratica. Se siete degli esperti in materia e avete alle spalle tante autogestioni, questo articolo vi servirà come un ripassino, se, invece, siete alle prime armi, potrete trovare idee e il regolamento per fare una autogestione perfetta! Seguite la nostra guida!

Autogestione a scuola: regolamento e idee

AUTOGESTIONE A SCUOLA: REGOLE. Non esiste nessuna normativa che regolamenti in modo specifico il diritto all’autogestione degli studenti, anche se tale possibilità di aggregazione, seppur temporanea, è regolata in alcune fonti del nostro ordinamento. L’art.12 del D.Lgs. n.297 del 1994 riconosce agli studenti della scuola secondaria superiore il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola; il successivo articolo 13 detta le modalità di organizzazione delle assemblee studentesche, indicandone le finalità, il luogo di svolgimento e la durata temporale entro cui è possibile dilatare tale riunione degli studenti. L’autogestione degli studenti, diversamente dall’occupazione, che ha carattere più impositivo-eversivo, richiede infatti  che essi abbiano un programma o progetto da svolgere all’interno della comunità scolastica, dando prova, durante lo svolgimento delle iniziative che si intraprenderanno di sapersi autoregolare e gestire autonomamente. Vediamo allora quali sono le buone regole di un'autogestione:

  • L'autogestione deve essere decisa da tutti, non imposta da qualcuno, quindi bisogna metterla ai voti. Il primo passo è la convocazione di un'assemblea, che la Segreteria della Scuola indirizzerà alla presidenza; se durante l’assemblea la maggioranza dei presenti vota sì, allora si può procedere.
  • Il secondo passo è un colloquio con il preside. Comunicategli la decisione di fare autogestione, presentando le motivazioni, il programma, le intenzioni. La scuola è obbligata da Statuto a concedervi gli Spazi scolastici per riunirvi (ma non a concedere l'autogestione!) perciò definite con il preside ciò di cui avete bisogno. Una volta che il preside avrà accordato le giornate emetterà una circolare il cui oggetto sarà l’autogestione e in cui saranno espresse le modalità di svolgimento.
  • Va da sè che l'autogestione deve avere un obiettivo ed è necessario elaborare un programma. Le lezioni alternative si decidono sempre nel corso dell'assemblea iniziale. I corsi devono essere aperti a tutti e alla portata di tutti, è determinato in base alle idee o alle problematiche che vi interessano (anche sui problemi interni della scuola per esempio). È molto importante che l'autogestione sia democratica! Quindi il programma dell’autogestione va deciso da tutti, giorno per giorno.
  • A tal fine, per prima cosa, create un comitato organizzativo, che deve recepire quello di cui si parla in assemblea, mantenere i contatti con le persone esterne e  realizzare il programma dell'autogestione.
  • Perché l’organizzazione sia impeccabile, vi consigliamo di creare dei gruppi di lavoro di supporto che dovranno rapportarsi con gli insegnanti, occuparsi dell'affissione dei manifesti con il programma del giorno, della pulizia della scuola, informare tutti i partecipanti ecc…
  • Durante il periodo di autogestione bisogna avere contatti anche con il mondo, per questo vi conviene scrivere e inviare comunicati stampa ogni giorno o ogni due, in modo da poter dimostrare che non fate autogestione per saltare la scuola ma per motivi stringenti o lotte che volete portare avanti.
  • Infine, cercare di coinvolgere non solo i docenti, ma anche gli eventuali studenti che non aderiscono all'autogestione.

REGOLAMENTO AUTOGESTIONE: CONTA COME ASSENZA? Infine, per il vostro interesse, ricordate che i giorni di autogestione, contrariamente da come viene affermato da alcuni presidi e docenti, non sono considerabili come giorni di assenza di conseguenza non vanno giustificati sul libretto personale delle assenze.
Gli insegnanti, infatti, nel corso dell'autogestione sono tenuti a rispettare il proprio orario di servizio perciò dovranno fare comunque l’appello dei presenti, che registreranno sul registro di classe. Se alcuni studenti della classe si dichiarassero disponibili a svolgere la regolare attività didattica il docente svolgerà regolare lezione (eventualmente in una diversa aula). Questa operazione si ripeterà ad ogni cambio di ora se l’insegnante è diverso!

AUTOGESTIONE E OCCUPAZIONE. Volete occupare la scuola? Ecco cosa dovete sapere:

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