L'idea di nazione di Federico Chabod - Traccia svolta Maturità 2023 - Studentville
L'idea di nazione di Federico Chabod - Traccia svolta Maturità 2023

L'idea di nazione di Federico Chabod - Traccia svolta Maturità 2023

Ecco testo e significato de "L'idea di nazione" di Federico Chabod, traccia della Prima Prova della Maturità 2023!

L’idea di nazione di Federico Chabod alla Prima Prova di Maturità 2023

Anche Federico Chabod nelle sette tracce della Prima Prova della Maturità 2023 che è iniziata nella mattinata mercoledì 21 giugno 2023 per gli studenti e le studentesse dell’ultimo anno. Tra i testi scelti dal Ministero dell’Istruzione ce n’è uno di Federico Chabod tratto dal libro L’idea di nazione (tipologia B storico-politico). Scopriamo insieme di cosa si tratta!

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L’idea di nazione di Federico Chabod: testo

Ecco il testo tratto da “L’idea di nazione” di Federico Chabod, proposto come tema di Tipologia B (storico-politico) alla Prima Prova di Maturità 2023:

è ben certo che il principio di nazionalità era una gran forza, una delle idee motrici del secolo XIX. Senonché, occorre avvertire ben chiaramente che esso principio si accompagna allora, indissolubilmente, almeno negli italiani, con altri due principi, senza di cui rimarrebbe incomprensibile, e certo sarebbe incompleto. Uno di questi principi, il più collegato anzi con l’idea di nazionalità, era quello di libertà politica […]. In alcuni casi, anzi, si deve fin dire che prima che si vagheggiò un sistema di libertà all’interno dello Stato singolo in cui si viveva, e poi si passò a desiderare la lotta contro lo straniero, l’indipendenza e in ultimo caso l’unità, quando cioè ci s’accorse che l’un problema non si risolveva senza l’altro. E fu proprio il caso del conte di Cavour, mosso dapprima da una forte esigenza liberale, anelante a porre il suo paese al livello raggiunto dalle grandi nazioni libere dell’Occidente (Francia e Inghilterra); e necessariamente condotto a volere l’indipendenza, e poi ancora l’unità. […] Quanto al Mazzini, credo inutile rammentare quanto l’esigenza di libertà fosse in lui radicata: a tal segno da tenerlo ostile alla monarchi, anche ad unità conseguita, appunto perché nei principi egli vedeva i nemici del vivere libero. Egli è repubblicano appunto perché vuole la libertà: piena, assoluta, senza mezzi termini e riserve. Il Manifesto della Giovine Italia è già più che esplicito: «Pochi intendono, o paiono intendere la necessità prepotente, che contende il progresso vero all’Italia, se i tentativi non si avviino sulle tre basi inseparabili dell’indipendenza, della Unità , della Libertà». E più tardi, nell’appello ai Giovani d’inali, ch’è dael 1859, nuova, nettissima affermazione « Adorate la Libertà. Rivendicatela fin dal primo sorgere e serbatela gelosamente intatta…» Il secondo principio che s’accompagnava con quello di nazione, era quello europeo. Pensiamo al Mazzini, anzitutto. Egli, che esalta tanto la nazione, la patria, pone tuttavia la nazione in connessione strettissima con l’umanità. La nazione non è fine a se stessa: anzi! È mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo, per il compimento del fine supremo: l’Umanità, che è la Patria delle Patrie, la Patria di tutti. Senza Patria, impossibile giungere all’Umanità: che nazioni sono «gl’individiu dell’umanità come i cittadini sono gl’individui della nazione… Patria ed Umanità sono dunque egualmente sacre». Ora, l’umanità è ancora, essenzialmente, per il Mazzini, Europa: ed infatti insistente e continuo è il suo pensare all’Europa, l’Europa giovane che, succedendo alla vecchia Europa morene, l’Europa del Papato, dell’Impero, della Monarchia e dell’Aristocrazia, sta per sorgere.

L’idea di nazione di Federico Chabod: significato

Il testo scelto da L’idea di nazione di Federico Chabod (libro postumo) vede riflessioni dello storico sulla forza e sui problemi dell’idea di nazione. Nel testo, tratto da un’opera uscita postuma, parla nello specifico di Camillo Benso, conte di Cavour mosso dapprima da una forte esigenza liberale […] e necessariamente condotto a volere l’indipendenza, e poi ancora l’unità” e di Giuseppe Mazzinirepubblicano appunto perché vuole la libertà: piena, assoluta, senza mezzi termini e riserve“, facendo riferimento anche al Manifesto della Giovine Italia.

Gli studenti sono chiamati ad esporre le proprie considerazioni sull’argomento, riflettendo sul valore da attribuire all’idea di nazione e di come è cambiata nel corso dei secoli, arrivando fino ad oggi. Il significato che Chabod dà al concetto di nazione è lontano dai principi dei sistemi totalitaristici del Novecento, ma riguarda un senso di appartenenza alla comunità, in cui sono le singole persone ad essere unite attraverso una stessa lingua e le medesime tradizioni culturali.

Federico Chabod è stato uno storico, alpinista, politico e partigiano italiano, patrocinatore della causa valdostana, combattendo nella battaglia Lazzaro per la resistenza della Valle d’Aosta. A lui è intitolata la Biblioteca di Storia moderna e contemporanea dell’Università La Sapienza a Roma. Nello studio della storia è stata una delle figure più importanti nel nostro Paese, non a caso è stato direttore della Rivista storica italiana e della Scuola di storia moderna e contemporanea dell’Università di Roma, membro dell’Accademia nazionale dei Lincei, della British Academy, dottore honoris causa all’Università di Oxford e di Granada, presidente della Società internazionale degli storici.

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