Il sistema scolastico italiano si prepara a una svolta epocale con l’introduzione dell’informatica già dalla scuola dell’infanzia. La novità arriva attraverso un emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di conversione del Decreto-Legge 45/2025, noto come decreto PNRR, che ha ottenuto il voto di fiducia dall’Aula della Camera dei Deputati il 3 giugno.
La misura entrerà in vigore dall’anno scolastico 2026/27, estendendosi a tutto il primo ciclo di istruzione. Federico Mollicone, deputato di FdI, ha sottolineato come questa procedura abbia “rafforzato le disposizioni del provvedimento” approvato dal Governo Meloni, segnando un passo decisivo verso la digitalizzazione precoce dell’educazione italiana.
La riforma degli istituti tecnici e dei profili formativi
Il decreto introduce una revisione completa degli istituti tecnici, con una riforma che prenderà avvio nel 2026/27 per concludersi nel 2030/31. La trasformazione coinvolge la ridefinizione dei profili formativi e l’aggiornamento dei curricoli, introducendo un sistema di certificazione delle competenze intermedie che permetterà agli studenti di acquisire crediti formativi durante il percorso di studi.
Le modifiche prevedono l’integrazione delle graduatorie dei concorsi PNRR con una quota del 30% di idonei oltre ai vincitori, ampliando le possibilità di assunzione nel corpo docente. Vengono inoltre istituiti elenchi regionali degli idonei dei concorsi dal 2020, utilizzabili a partire dall’anno scolastico 2026/27.
I cambiamenti nel sistema di assunzioni e nelle graduatorie
Le novità introdotte dal decreto riguardano anche il sistema di reclutamento scolastico. Le graduatorie dei concorsi PNRR saranno integrate con una quota del 30% di candidati idonei, oltre ai vincitori tradizionali. Vengono inoltre istituiti elenchi regionali degli idonei dei concorsi dal 2020, utilizzabili a partire dall’anno scolastico 2026/27.
Le assunzioni da graduatorie pubblicate tra settembre e dicembre 2025 sono state prorogate fino al 31 dicembre, con l’obbligo per i docenti di accettare la sede assegnata entro cinque giorni.
La Carta del docente si arricchisce di nuove possibilità: ora include anche prodotti audiovisivi, mantenendo però l’importo di 500 euro.
Le prospettive future e l’impatto sulla didattica
L’introduzione dell’informatica sin dalla scuola dell’infanzia rappresenta una svolta epocale per il sistema educativo italiano. Questa riforma promette di preparare le nuove generazioni a un mondo sempre più digitalizzato, fornendo competenze tecnologiche fondamentali fin dalla tenera età. Gli studenti svilupperanno familiarità con gli strumenti digitali attraverso un approccio ludico e graduale, costruendo basi solide per i successivi percorsi formativi. La modernizzazione dell’offerta didattica renderà la scuola più inclusiva e allineata alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo.