Durante l’inaugurazione dell’Anno accademico del Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione internazionale del Lavoro di Torino, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha messo in evidenza il ruolo cruciale che la formazione riveste nell’attuale epoca di transizione digitale. Il Capo dello Stato ha definito il Centro torinese un “laboratorio d’eccellenza”, capace di accompagnare lo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare i profondi cambiamenti tecnologici in corso.
Secondo Mattarella, questa istituzione formativa rappresenta un punto di riferimento fondamentale per guidare l’evoluzione digitale con “discernimento etico e senso di responsabilità”, elementi imprescindibili per governare le trasformazioni tecnologiche. Il presidente ha sottolineato come la connessione tra percorsi formativi e sviluppo tecnologico sia ormai inscindibile, specialmente di fronte alle sfide emergenti poste dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione del mondo del lavoro.
Lo sguardo del presidente: innovazione responsabile e lavoro dignitoso
Nel suo discorso illuminante, il Presidente Mattarella ha tracciato un legame indissolubile tra formazione e sviluppo tecnologico, evidenziando come questi due aspetti siano ormai strettamente interconnessi nell’era dell’intelligenza artificiale. Con lucidità, il Capo dello Stato ha messo in guardia contro l’errore di sottovalutare la portata dei cambiamenti tecnologici in atto, definendo “illusorio ignorare la portata di queste trasformazioni”.
Tuttavia, il messaggio di Mattarella non si è limitato a un avvertimento: ha offerto una visione costruttiva, sottolineando come le innovazioni tecnologiche, se guidate con responsabilità e discernimento etico, possano diventare “un potente alleato per promuovere forme di lavoro più degne”. L’invito del presidente è chiaro: non subire passivamente l’evoluzione tecnologica, ma orientarla affinché il progresso diventi realmente uno strumento al servizio della dignità e dei diritti dei lavoratori.
La responsabilità personale: il richiamo di Mattarella alla costruzione del futuro
Nel suo intervento a Torino, il presidente Mattarella ha rivolto un’attenzione particolare al concetto di responsabilità individuale nel determinare il corso della storia e nel plasmare l’avvenire del lavoro. Citando il nuovo Pontefice, che a sua volta aveva ripreso una profonda riflessione di Agostino d’Ippona, ha ricordato che “I tempi siamo noi e vi troviamo quello che vi mettiamo, quello che costruiamo direttamente noi”. Un messaggio che risuona come invito a non considerarsi spettatori passivi di fronte alle trasformazioni tecnologiche, ma artefici consapevoli del cambiamento.
Particolarmente significativo è stato anche il riferimento al discorso di Jumana Risheq, rappresentante degli studenti del Master, che ha esortato i presenti a trasformare esperienze di studio e ricerca in fondamenta concrete per un mondo più equo. “Mi ha colpito il modo con cui ha concluso il suo intervento, con l’invito alla responsabilità di ciascuno per la costruzione del futuro”, ha commentato il Capo dello Stato, evidenziando come l’impegno personale costituisca l’elemento imprescindibile per affrontare con successo le sfide dell’era digitale nel contesto lavorativo.