Mense scolastiche cresce numero menù vegetariani - Studentville

Mense scolastiche: cresce il numero dei menù vegetariani e vegani

A Milano crescono le richieste di menu vegetariani e vegani nelle mense scolastiche spinte non solo da scelte religiose, ma soprattutto da motivazioni etiche e culturali, a dimostrazione di una maggiore consapevolezza alimentare e attenzione alla sostenibilità.
Mense scolastiche: cresce il numero dei menù vegetariani e vegani

Cresce il numero dei menù vegetariani e vegani nelle mense scolastiche

Se è vero che il numero di coloro che scelgono di adottare una dieta vegana o vegetariana sta crescendo in maniera esponenziale, questa tendenza si sta verificando anche nell’ambito delle mense scolastiche. Negli ultimi anni, questo cambiamento “alimentare” si è fatto strada, in particolare, in quelle di Milano, riguardo alle quali siamo in possesso dei dati forniti da Milano Ristorazione. Come riportato da La Repubblica, che li cita come fonte, sempre più bambini scelgono di consumare menù vegetariani o vegani. Questo fenomeno è confermato dai dati forniti dalla suddetta società, che garantisce il servizio di ristorazione scolastica a favore di nidi d’infanzia, scuole pubbliche dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado (e non solo) del comune di Milano. Negli ultimi 10 anni, si sarebbe verificato un aumento del 62% nelle richieste di diete etico-religiose: dalle 5.940 del 2013 si è passati alle 9.635 del 2023.

I numeri di un cambiamento

Analizzando le statistiche si può constatare come, sebbene le richieste legate a scelte religiose continuino a crescere, sono le motivazioni etiche e culturali a trainare l’aumento complessivo. Per esempio, i menù privi di carne suina, generalmente richiesti dalle famiglie musulmane, sono aumentati del 20%, passando da 2.857 a 3.445. Anche i menù che escludono sia carne suina che bovina, scelti prevalentemente dalle famiglie induiste, sono triplicati, salendo da 213 a 753.

Ma il dato più interessante riguarda le opzioni vegetariane e vegane. I menù vegetariani sono raddoppiati, passando da 221 a 470, mentre quelli vegani, privi di qualsiasi alimento di origine animale, hanno registrato un aumento ancora più netto: da 105 a 269. La categoria più richiesta resta quella dei pasti senza carne, preferiti da 4.698 bambini rispetto ai 2.544 del 2013. Questi menù non sono vegetariani in quanto prevedono il pesce, e sembrerebbero testimoniare una crescente sensibilità verso la protezione degli animali domestici e da compagnia. Ovvero quelli con i quali i bambini interagiscono nel quotidiano, come sottolinea Simona Bertoli, docente di Nutrizione clinica e direttrice della Scuola di specializzazione in Scienza dell’Alimentazione presso l’Università Statale di Milano.

Il parere dei pediatri

Le richieste di poter usufruire di diete vegetariane, vegane e senza carne rappresentano oggi il 6,6% degli 83.000 pasti serviti quotidianamente nelle mense scolastiche milanesi. A sottolineare una transizione culturale che coinvolge sempre più famiglie e bambini, e che viene influenzata da valori etici, ambientali e di salute.

Nonostante la crescente diffusione di queste scelte alimentari, non mancano le preoccupazioni da parte degli esperti. I pediatri, infatti, tendono a sconsigliare diete completamente prive di carne durante l’età dello sviluppo. Secondo Bertoli, “più una dieta è varia, meglio può soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei piccoli.” Nel caso in cui si opti per una dieta vegetariana o vegana, è fortemente consigliato affidarsi a un nutrizionista che possa elaborare un piano alimentare bilanciato, eventualmente integrandolo con supplementi adatti per garantire un apporto sufficiente di nutrienti essenziali. Senza una conoscenza approfondita, infatti, si rischia di compromettere il corretto sviluppo dei bambini.

Una questione culturale

Il fenomeno non riguarda solo Milano, ma riflette un cambiamento più ampio che interessa l’intera società italiana. Sempre più famiglie scelgono di adottare stili alimentari diversi da quelli ritenuti comunemente “tradizionali”. Anche se, tale incremento, non è attribuibile principalmente alle richieste legate alle scelte religiose, sebbene anch’esse siano in crescita, ma piuttosto a ragioni di natura etica o culturale.

Un dato interessante riguarda il fatto che per poter seguire una dieta vegetariana o vegana a scuola non sia più necessario da qualche anno dover presentare un apposito certificato medico. A chiarirlo è stato il Decreto Ministeriale del 28/10/2021 attraverso le “Nuove linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, ospedaliera e assistenziale”. Così come riporta lo stesso decreto “la prescrizione, indispensabile per ottenere la somministrazione di diete sanitarie, non si riferisce alle diete etiche, culturali e religiose“.

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Foto apertura di Yan Krukau via Pexels

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