La nuova carta del docente: estensione e riduzione bonus per supplenti

La nuova carta del docente: estensione e riduzione bonus per supplenti

Il 3 giugno 2025 la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto n. 45/2025, introducendo importanti modifiche alla Carta del docente.
La nuova carta del docente: estensione e riduzione bonus per supplenti

Il 3 giugno 2025 la Camera ha approvato definitivamente con voto di fiducia la conversione in legge del decreto n. 45/2025, introducendo modifiche significative alla Carta del docente. L’articolo 6-bis rappresenta il punto centrale della riforma, estendendo il diritto al bonus anche ai docenti a tempo determinato con incarico fino al 30 giugno o al 31 agosto.

La nuova disposizione legislativa recepisce le sentenze che negli anni hanno riconosciuto il diritto al bonus formativo per i supplenti, superando la precedente limitazione ai soli docenti di ruolo. Questa modifica parlamentare amplia significativamente la platea dei beneficiari della Carta del docente.

L’importo variabile e la rendicontazione obbligatoria

Dal 2025/2026 la Carta del docente abbandona l’importo fisso di 500 euro annui. Il nuovo valore sarà stabilito annualmente tramite decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il MEF, basandosi sul numero complessivo dei docenti beneficiari. L’estensione ai supplenti con incarico fino al 30 giugno o 31 agosto comporterà probabilmente una riduzione dell’importo per tutti.

La normativa introduce inoltre l’obbligo di rendicontazione entro 90 giorni dall’utilizzo del bonus. Tutti i docenti, inclusi i supplenti, dovranno documentare le spese sostenute per formazione, aggiornamento professionale, acquisto di libri e hardware didattico.

Il mancato rispetto dei termini o l’uso improprio dei fondi comporterà la revoca del beneficio da parte del Ministero.

I potenziali impatti per i docenti supplenti

L’estensione della Carta del docente ai supplenti rappresenta un importante riconoscimento per una categoria spesso esclusa dai benefici riservati ai colleghi di ruolo. Tuttavia, l’introduzione dell’importo variabile solleva interrogativi significativi sull’effettiva equità della misura.

La prevedibile riduzione del bonus, causata dall’aumento del numero di beneficiari senza un proporzionale incremento delle risorse, rischia di penalizzare tutti i docenti. La nuova scadenza di rendicontazione entro 90 giorni, inoltre, introduce un ulteriore elemento di complessità gestionale che potrebbe scoraggiare l’utilizzo del beneficio, specialmente tra i supplenti meno esperti nelle procedure burocratiche ministeriali.

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